Giulio Andreotti, il cinema, l’Italia e la Prima repubblica
I numeri dell'archivio parlano chiaro: dopo Mussolini, Andreotti è il personaggio pubblico più presente nei cinegiornali e nei servizi fotografici.
Il primo cinegiornale è del 1947, quando l'allora sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri si reca a Pontecorvo per la consegna di nuove case a chi le aveva avute distrutte dalla guerra. Seguiranno moltissime cerimonie cui il poilitico prenderà parte: dallo spettacolo allo sport, Andreotti sarà sempre molto presente.
Dopo sette anni come sottosegretario, Andreotti ottiene il primo incarico ministeriale, agli Interni, nel 1954 sotto il governo Fanfani. Da allora e fino al 1992 siederà nei ministeri più importanti e sarà sette volte Presidente del Consiglio dei ministri, la prima volta nel 1972, l'ultima nel 1992. Capo del governo Andreotti lo era anche nei terribili giorni del sequestro Moro: il suo ministero ottenne la fiducia proprio il 16 marzo, poche ore dopo il rapimento del presidente DC.
L'ultimo cinegiornale presente in archivio con Andreotti protagonista è datato dicembre 1989 quando con Gianni De Michelis riceve a Milano Gorbacev, accompagnato da Eduard Shevardnadze. Nulla quindi sugli ultimi anni della sua carriera politica, accompagnati da polemiche e vicende giudiziarie di diversa natura.
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Molto stretto è stato, soprattutto all'inizio della sua carriera, quando ricopriva la carica di sottosegretario di Alcide De Gasperi, il rapporto tra Giulio Andreotti e il cinema. Dalle innumerovoli partecipazioni alla Mostra del cinema di Venezia, alle visite a Cinecittà, alla partecipazione a prime di film e a premiazioni varie.
Ma non solo questo: secondo la figlia di Totò, Liliana de Curtis, nella scena di Totò a colori in cui l'attore si confronta con l'onorevole Trombetta, il comico si sarebbe ispirato proprio ad Andreotti.
Nel 1983 Alberto Sordi, suo grande amico, lo volle per un cameo ne Il tassinaro e nel 2008, con un film a lui dedicato, Il divo, Paolo Sorrentino vincerà il premio della giuria al Festival di Cannes.