Fantozzi, le origini di un perdente di successo

Archivio Storico Luce Timeline, di redazione, 29 Dicembre 2022

"Villaggio ha cominciato la sua carriera come giornalista, come collaboratore de L'Europeo. Il direttore di allora era Tommaso Giglio, il quale aveva intuito, a quei tempi, che i racconti di Fantozzi, che si chiamavano La domenica di un impiegato, potevano essere un possibile successo. E il successo è stato enorme e difatti l'Europeo dopo tre mesi ha fatto un balzo di ventiduemila copie. Da quella collaborazione, che è durata quasi tre anni, l'editore Rizzoli ha voluto farne un libro che si chiamava Fantozzi che ha venduto un milione di copie".

Parlando di se in terza persona Paolo Villaggio racconta, in questa intervista del 1989, l'origine del fenomeno Fantozzi, aggiungendo che a quel libro ne seguirono altri cinque grazie ai quali l'attore genovese diventò uno degli autori più tradotti in Unione Sovietica.

La saga di Fantozzi ha inizio negli anni Settanta: il libro che Villaggio cita nell'intervista è del 1975 mentre l'anno successivo Luciano Salce porta sullo schermo i primi due film tratti dai best seller del comico genovese.

Negli anni Ottanta e Novanta Villaggio, come testimoniano i servizi del Fondo Canale, continua a interpretare i suoi personaggi di maggior successo, Fantozzi e Fracchia, e non disdegna i film di cassetta, come Scuola di ladri, di Neri Parenti e Rimini Rimini di Sergio Corbucci. Ma, da attore completo quale era, si è cimentato anche in ruoli drammatici come nel film di Federico Fellini La voce della luna e in Denti di Gabriele Salvatores.

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