Luce Cinecittà al Torino Film Festival12 titoli di Luce Cinecittà alla quarantesima edizione del Torino Film Festival 08 Novembre 2022 PRIMO PIANO 10 film in anteprima e due restauri. Sono 12 i titoli che Luce Cinecittà porta quest’anno al Torino Film Festival, giunto alla sua quarantesima edizione.In concorso, nella sezione Documentari italiani, il film di Francesco Patierno Svegliami a mezzanotte, prodotto da Luce Cinecittà in collaborazione con Rai Cinema. Tratto dall’omonimo testo di Fuani Marino, racconta la sua storia di giovane donna, da poco diventata madre, che un pomeriggio di luglio sale all’ultimo piano di una palazzina e decide di buttarsi di sotto, sopravvivendo. Il film indaga “il male oscuro” con fotogrammi e frammenti, parole e emozioni di un’esistenza fragile, illuminandoli con il racconto di un’insperata resurrezione piena di speranza.Fuori concorso, nella sezione Fedeli alla linea, il film di Giovanni Piperno e Anna Villari Cipria, produzione e distribuzione a cura di Luce Cinecittà. Nel 1941, mentre l’Italia fascista precipitava nella guerra, le donne si affannavano per partecipare a un concorso radiofonico ideato da Cesare Zavattini e raccontare la loro vite. Una giuria avrebbe dovuto scegliere il racconto migliore e farne un film, ma il conflitto interruppe tutto. Cipria recupera alcune di quelle storie, dimenticate, attualissime e rivelatorie.Fuori concorso, nella sezione Ritratti e paesaggi, Massimo Martella, con Il tocco di Piero, produzione e distribuzione a cura di Luce Cinecittà, racconta la storia di Piero Umiliani, grande jazzista, tra i più importanti compositori italiani di colonne sonore. Il film parla della sua parabola creativa, dagli inizi nel dopoguerra nelle orchestrine jazz degli Alleati, alla prima colonna sonora italiana jazz, quella composta per I soliti ignoti di Mario Monicelli.Nella stessa sezione Pier Paolo Pasolini – Una visione nuova, prodotto da MG Production in associazione con Luce Cinecittà, in collaborazione con Rai Cinema, di Giancarlo Scarchilli che raccoglie le voci, tra gli altri, di Pupi Avati, Giancarlo De Cataldo, Carlo Verdone, per dare vita a un film che analizza quelle personalità che hanno avuto un significativo mutamento dopo aver conosciuto Pasolini, il quale sapeva scovare il talento dove altri non lo percepivano. È stato così con Laura Betti, Dante Ferretti, Danilo Donati, Ennio Morricone e tanti altri, tutti significativi personaggi del cinema e della cultura che devono molto all’incontro avuto con lo scrittore regista e la sua carismatica personalità.Sempre in Ritratti e paesaggi The Beat Bomb, di Ferdinando Vicentini Orgnani, una produzione 39 Films e Luce Cinecittà. È la storia di viaggio iniziato nel 2007 con la casualità di un incontro tra il regista e un grande poeta, Lawrence Ferlinghetti.Fuori programma Lo spazio inquieto di Franco Angeli, prodotto e distribuito da Luce Cinecittà. Materiali inediti, film, foto e opere figurative, per ricostruire la biografia di un altro Franco Angeli, zio del regista, protagonista di uno dei periodi più ricchi della Storia italiana del Novecento: l’arte, il cinema sperimentale, gli amici Mario Schifano e Tano Festa, la sua città, Roma, il conflittuale rapporto con il PCI. Un racconto personale affidato a chi lo ha conosciuto bene: il fratello Otello, la figlia Maria, la moglie Livia, l’amico Marco Bellocchio.Fuori concorso nella sezione Dei conflitti e delle idee il film di Tony Saccucci Lotta Continua, produzione Publispei con Luce Cinecittà in collaborazione con Rai Documentari e Rai Play. Tratto dal libro di Aldo Cazzullo I ragazzi che volevano fare la rivoluzione, racconta la storia del gruppo nato dopo il ’68 con le testimonianze di chi vi ha partecipato ma anche da chi ne dà un giudizio molto severo. Con Erri De Luca, Gad Lerner, Gianpiero Mughini.Nella stessa sezione La giunta di Alessandro Scippa, prodotto da Luce Cinecittà in collaborazione con Fondazione Valenzi e Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico. È la storia della Napoli rossa, durante gli anni della giunta comunista di Maurizio Valenzi ricostruiti dal figlio di Antonio Scippa, uno dei protagonisti di quella storia.Ok Boomer, sempre nella sezione Dei conflitti e delle idee, Si Produzioni in associazione con Luce Cinecittà è il documentario di Andrea Gropplero di Troppenburg e Gianfranco Pannone. La storia di un Muro caduto, di una pandemia, di due amici. Un dialogo semiserio per immagini lungo trent’anni, con la voce perduta e ritrovata di una generazione, anzi due.Fuori concorsi, nella sezione Documentari italiani, Eroina – la generazione perduta di Marco Turco, una produzione MIR Cinematografica e Luce Cinecittà in collaborazione con Rai Cinema e Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico. Nell’Italia degli anni Settanta, sommersa dall’eroina, Carlo Rivolta, giornalista di Repubblica, un nuovo quotidiano da poco nelle edicole, racconta il fenomeno mettendolo in relazione al naufragio dei movimenti nati sulla spinta del ’68. Rivolta aveva intuito molte cose ma finì per rimanere lui stesso vittima della droga.Concludono la selezione i due film restaurati: ovvero Polsi Sottili (1985, sez. Back To Life) di Giancarlo Soldi e Chiusura (2001, sez. Back To Life) di Alessandro RossettoDall'ArchivioLuce Cinecittà alla 17° Festa del Cinema di RomaLe pillole Luce alla Mostra del Cinema di Venezia 2022Presentata la nuova linea editoriale di Luce Cinecittà alla Mostra del Cinema di Venezia 2022 I documentari Luce al Torino Film Festival 2021Le pillole Luce al Torino Film Festival 2021
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