Marina Cicogna, una regina a Cinecittà
Scomparsa lo scorso 4 novembre a Roma, dove era nata il 29 maggio del 1934, Marina Cicogna è stata una delle maggiori produttrici del cinema italiano del Novecento.
Nel 2017 rilasciò una lunga intervista a Giovanna Gagliardo per il documentario Il mare della nostra storia. La Cicogna racconta il suo legame con la Libia, il tema del film, e anche di cose più personali. I suoi studi, il suo incontro con Barbara Warner, del suo primo amore per la fotografia. "Le arti visive mi hanno sempre affascinato. Fotografavo quello vedevo. Io non ho mai chiesto a nessuno di mettersi in posa. Per me la fotografia che mi diverte delle persone è quella fatta a delle persone eccezionali in momenti assolutamente normali, quotidiani o che fanno quello che fanno nella maniera più naturale. Non mi considero assolutamente una fotografa, mi considero una persona che ha avuto la fortuna di essere testimone di tante cose e di vedere tante persone affascinanti, interessanti e alcune cose le ho fotografate. Ma se avessi pensato a un futuro da fotografo o a pubblicarle ne avrei potute fare molte di più".
In seguito parla del suo libro Scritti e scatti, della sua amicizia con Ferzan Özpetek, che le suggerì la foto da usare per la copertina, dei suoi amici: "Cominciamo a parlare di Luchino Visconti che comunque era in partenza amico dei miei genitori, poi diventò molto amico mio soprattutto a causa di Helmut Berger". Poi Florinda Bolkan, Fiona Thyssen e Jeanne Moreau della quale racconta un gustoso aneddoto relativo a Pierre Cardin.
Vedi anche
- Mostra di manifesti per film presso la sede dell’ANICA a Roma, 1968
- Anche sugli schermi Metti una sera a cena, 1968
- Roma: consegnati i premi Vittoria Alata, 1969
- Roma. Una vita per il cinema, 1970
- XV edizione del “David di Donatello” alle Terme di Caracalla, 1971
- Conferenza stampa per la presentazione del film Lo chiameremo Andrea, 1972