Sergio Leone e Cinecittà

'Io quando vengo a Cinecittà è come andare in un'altra famiglia'. Il 3 gennaio del 1929 nasceva Sergio Leone

Io passavo da un set all’altro perché in quel periodo non pensavo di fare il mestiere di mio padre, proprio per le delusioni che ne aveva ricavato lui. E invece da quella volta il germe si è infiltrato nelle vene e ho cominciato a prendere in considerazione anche io di continuare a fare questo mestiere“. Così Sergio Leone, passeggiando per i viali di Cinecittà, ricorda la prima volta che vi aveva messo piede anni prima. Poi racconta i suoi esordi come aiuto regista in grandi produzioni internazionali come Ben-Hur e Quo vadis?Era un clima particolarissimo ma non era un clima estremamente eccitante, perché gli americani avevano quella che io chiamo la perfetta organizzazione disorganizzante, cioè sono tutti precisi, sono tutti metodici, ma poi alla fine perdi tempo perché se non c’è il capo del settore nessuno ti da una spada, nessuno ti da un arco, lo devi andare a cercare nei posti più impensati quindi in fondo non è tutto oro quel che riluce. Io preferisco l’atmosfera di Cinecittà, proprio quella particolarissima italiana, cioè dove il macchinista partecipa e vibra con te e proprio durante il film ti fa sentire uno di casa. Io quando vengo a Cinecittà con i nostri macchinisti con i nostri elettricisti è come andare in un’altra famiglia“.

Il 3 gennaio del 1929 nasceva a Roma Sergio Leone. Sceneggiatore, aiuto regista e quindi regista, firma il suo primo lungometraggio nel 1961, Il colosso di Rodi. Di tre anni più tardi è Per un pugno di dollari, il primo di cinque film che lo consacreranno come maestro del cosiddetto western all’italiana: Per qualche dollaro in più, Il buono, il brutto, il cattivo, C’era una volta il western e Giù la testa gli altri titoli. Nel 1984 Leone firma il suo capolavoro, C’era una volta in America: con un cast stellare sarà l’ultimo suo lavoro.