Gian Maria Volonté, tra cinema e politica

Archivio Storico Luce Timeline, di redazione, 7 Aprile 2023

Nel 1986, otto anni dopo i fatti raccontati, il regista Giuseppe Ferrara decide di portare sul grande schermo Il caso Moro. Per la sceneggiatura si avvale della collaborazione di Armenia Balducci e di Robert Katz che al rapimento e l'uccisione del leader democristiano ha dedicato il libro I giorni dell'ira,  uscito in Italia nel 1982. Interprete principale del film è Gian Maria Volonté, di cui il 9 aprile ricorrono i 90 anni dalla nascita, che giusto dieci anni prima aveva interpretato in Todo Modo di Elio Petri, 'il presidente', nella cui figura era facilmente riconoscibile il politico pugliese.

Intervistato nei giorni dell'uscita del film Volonté rilascia un'intervista, ora nel fondo Canale, nella quale, oltre a parlare del suo personaggio, si sofferma sul mestiere dell'attore: "Del mestiere di fare l'attore se ne sa molto poco e se ne dice molto poco o solo negli ambiti dove si formano queste discipline, queste specializzazioni. Il mestiere dell'attore è riconducibile a due tre grandi correnti culturali, tipo ci si può riferire a Stanislavskij e ci si può riferire a Brecht. Con Stanislavskij si procede per vie interne, con Brecht si strania, si prende una distanza. Allora se io devo rappresentare la maschera di Aldo Moro nel film di Petri, tratto da un racconto di Sciascia, è chiaro che uso degli strumenti. Se invece mi devo avvicinare alla tragedia di un uomo, come in questo caso, è il mio referente è il lavoro della Balducci, di Ferrara e di Robert Katz, della nostra memoria, è certo che il procedimento tecnico è completamente diverso. Poi si potrebbe anche pensare che mentre l'attore suscita una profonda emozione attraverso l'interpretazione di una tragedia, in realtà sta pensando in quale trattoria andrà a mangiare dopo lo spettacolo".

attore cinema Gian Maria Volontè Il caso Moro
Previous Next
Close
Test Caption
Test Description goes like this
Translate »