Le voci di SanremoLa kermesse sanremese nelle parole di 8 personaggi di spettacolo 06 Febbraio 2024 Inizia oggi la 74° edizione del festival di Sanremo. Se ne parla da diverse settimane e si continuerà a farlo per le prossimi. Lasciati alle spalle le edizioni del 2021 e del 2022, segnate dalla pandemia che tutto aveva caratterizzato, si parlerà soprattutto di musica, anche se, come ogni anno non mancheranno le polemiche più o meno costruite ad arte perché, come dicevano due fortunati slogan delle passate edizioni Sanremo è sempre Sanremo e Comunque vada sarà un successo.Dal 2000 arrivano le voci di otto artisti che per diverse ragioni hanno legato il loro nome alla kermesse sanremese:Lucio Dalla: Oggi Sanremo è una festa multimediale con tutto l’apparato massmediologico possibile e con anche le canzoni;Gino Paoli: Sanremo dovrebbe essere il festival della canzone ed è nato come festival della canzone. Poi è diventato il festival dei cantanti, poi un festival del disco, del prodotto e oggi è un avvenimento televisivo;Gianni Morandi: La prima che ho di Sanremo è Modugno che allarga le braccia e canta Volare. Modugno è veramente quello che ha cambiato la maniera di fare la canzone all’italiana;Pippo Baudo: Sanremo era un grande avvenimento soprattutto per chi viveva in provincia perché in provincia era l’evasione totale, la possibilità di superare i confini ristretti del proprio paese;Renzo Arbore: Sanremo per me è come il carnevale di Rio, è il nostro carnevale di Rio: semel in anno licet sanremare;Little Tony: Il festival è stato molto importante perché ci ha dato un’internazionalità, cioè le nostri canzoni andavano in tutto il mondo. Io che non vivo senza te, una canzone di Pino Donaggio è stata incisa dal grande Elvis e ha venduto dieci milioni di copie;Alessandro Bergonzoni: Mi fa paura parlare di cose importanti, violente, filosofali e vere quando si parla del festival di Sanremo. Preferirei non farlo proprio per non regalargli niente di più;Giorgia: L’emozione di stare sul palco dell’Ariston di Sanremo, è ua banalità ormai dirlo perché sento che lo dicono tutti quelli che ci sono stati, è una cosa che si spiega con molta difficoltà perché ti sembra che ti stai giocando una vita intera in quattro minuti.Dall'ArchivioIl festival del 1952Buongiorno tristezza vince il festival del 1955Nel blu dipinto di blu vince l’edizione del 1958Non ho l’età trionfa nel 1964Il festival del 1967 e il suicidio di Luigi TencoLouis Armstrong al Festival del 1968Sanremo 1969: Festival e Controfestival
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