Albert Einstein, l’uomo del secolo

Il 18 aprile del 1955 moriva a Princeton il fisico più importante del ventesimo secolo

All’una e 15 della notte sul 18 aprile, è morto Albert Einstein. Scompare con lui il genio che ha permesso alla mente umana di intravedere le leggi fisiche e matematiche che regolano la vita di ogni forma creata e che tengono assieme l’intero universo. Lo scienziato che aprì la via all’energia atomica“.

Con queste poche semplici parole la testata Mondo Libero iniziava il ricordo del più grande scienziato del ventesimo secolo.

Tedesco di famiglia ebraica, Einstein si trasferì in Svizzera insieme ai suoi nel 1895 e l’anno dopo decise di rinunciare alla cittadinanza tedesca. Nel 1901 prese la cittadinanza elvetica. Nel 1933, mentre si trovava negli Stati Uniti, Hitler divenne cancelliere. Einstein decise di fermarsi in America e nel 1940 ne prese la cittadinanza, senza rinunciare a quella Svizzera.

La teoria della relatività, la meccanica quantistica e gli studi sull’energia atomica ne hanno fatto lo scienziato più grande del suo tempo tanto che nel 1999 la rivista Time lo ha nominato uomo del secolo dedicandogli l’ultima copertina del Novecento della rivista.