Franca Rame, di cui ricorre il decennale della scomparsa, è stata un'attrice poliedrica. Aveva iniziato con il teatro leggero, era passata per la televisione, nel 1962 aveva condotto Canzonissima, per poi approdare a spettacoli sempre più impegnati. Insieme al marito Dario Fo fonda nel 1958 la Compagnia Dario Fo-Franca Rame. Insieme sono stati una delle coppie artistiche più interessanti del secolo scorso.
In questa intervista l'attrice racconta di aver attraversato un periodo di crisi sul finire degli anni Settanta. All'inizio si sentiva frustrata che in casa non capissero quanto pesante fosse la sua vita: "Avendo la casa, la conduzione della compagnia e in più casualmente dovendo pure recitare, veramente stavo affogando". Successivamente era sopraggiunta anche una crisi esistenziale che l'aveva portata alla decisione di smettere di recitare e dedicarsi solo alla parte amministrativa della compagnia: "Non mi trovavo più nei panni di una che appunto doveva fare tremila cose e poi la sera truccarsi e andare a recitare. E non tutte le parti mi soddisfacevano. Si diceva, la politica al primo posto, ma dietro la politica ci sono le persone con il loro modo di pensare, di rapportarsi al lavoro. Non ero più contenta". Lo comunica al marito che non commenta ma si mette a scrivere molto concentrato. Dopo due ore le consegna dei fogli e le dice di leggerli e decidere poi se vuole davvero compiere quel passo. Si trattava di un pezzo intitolato Abbiamo tutte la stessa storia: "È un pezzo bellissimo e non sembrava assolutamente un brano scritto da un uomo. Era un brano scritto da una donna che Dario, vivendo con me, dovendo scrivere spesso commedie mettendosi dalla parte della donna, aveva assimilato tutto, ma aveva assimilato soprattutto il discorso femminista". Da quel brano nasce Tutta casa letto e chiesa.
