Mario Monicelli, settant’anni dietro la cinepresaIl 16 maggio 1915 nasceva Mario Monicelli, settant'anni dietro la cinepresa 16 Maggio 2020 Timeline Nel 1986 Mario Monicelli è reduce dal successo, enorme quanto inatteso, del film Speriamo che sia femmina. Nell’intervista di apertura parla un po’ di tutto: del suo disinteresse per le date di uscita dei film nelle sale: natale o pasqua o un qualsiasi momento dell’anno non cambiano né il suo modo di approcciare un film né, tantomeno, la scelta degli attori. Poi racconta delle richieste dei produttori sulla scelta del cast e quindi del successo del film dell’anno precedente, un film tutto al femminile, quasi un contr’altare di un altro suo successo, Amici miei. Per concludere si parla delle novità nel cinema italiano: attori, registi e produttori e della nuova comicità televisiva. Dagli anni Cinquanta ai Duemila una galleria di ritratti Mario Monicelli Pietro Germi, Federico Fellini, Mario Monicelli e altri due commensali seduti a un tavolo, 1956 Mario Monicelli, Renato Salvatori e due giovani donne durante le riprese del film I soliti ignoti, 1958 Mario Monicelli con Totò il quale ha ricevuto la Targa d'argento, 1959 Mario Monicelli e Roberto Rossellini con i produttori Moris Ergas e Dino De Laurentiis ricevono il Leone d'oro per i film La grande Guerra e Il generale della Rovere, 1959 Mario Monicelli e Pietro Germi seduti tra il pubblico durante un dibattito su cinema e censura in Italia, [1960] Carlo Mazzarella con un microfono in mano sulla pista dell'aeroporto di Ciampino insieme a Mario Monicelli, Vittorio Gassman, Dino De Laurentiis, Nino Manfredi e Alberto Sordi, 1960 Mario Monicelli e Dino De Laurentiis in partenza per New York Un giornalista intervista Dino De Laurentiis in partenza da Ciampino; sulla destra Alberto Sordi e Mario Monicelli, 1960 Mario Monicelli e Nino Manfredi all'aeroporto di Ciampino, 1960 Anna Magnani, Totò, Ben Gazzara e Mario Monicelli sul set del film Risate di gioia, 1960 Mario Monicelli e Anna Magnani sul set del film Risate di gioia, 1960 Mario Monicelli e Ettore Giannini alla serata dei Nastri d'Argento, 1960 Mario Monicelli e Alberto Lattuada seduti ai rispettivi tavoli durante la consegna del premio Tor Margana ad Anna Magnani, 1961 Luchino Visconti e Mario Monicelli conversano in occasione di una proiezione alla Fono Roma, [1962] Mario Monicelli e Marcello Mastroianni colti durante il cocktail per il film I compagni, 1963 Ritratto di Mario Monicelli, 1981 Mario Monicelli con Vittorio Gassman, 1981 Primo piano di Mario Monicelli, 1981 Mario Monicelli ospite del programma televisivo Sì, però, 1982 Primo piano di Mario Monicelli, 1982 Mario Monicelli ritratto da Pino Settanni, 2003 Mario Monicelli ritratto da Pino Settanni, 2003 Il primo cinegiornale in cui incontriamo Monicelli è del 1952 quando va a Venezia; al festival torna sette anni dopo, nel 1959, quando vince il Leone d’oro per La grande guerra, ex aequo con Il generale della Rovere di Roberto Rossellini.Molti dei film di Monicelli sono entrati nell’immaginario collettivo degli italiani: dai primi con Totò, Guardie e ladri è del 1952, a I soliti ignoti, I compagni, L’armata Brancaleone, Romanzo popolare, Amici miei, Un borghese piccolo piccolo, Il marchese del grillo, Speriamo che sia femmina, I picari, Parenti serpenti fino all’ultimo, datato 2006, Le rose del deserto.La galleria di foto ci mostra Monicelli dalla fine degli anni Cinquanta al 2003. Gli ultimi scatti, quelli degli anni Settanta e del 2003 fanno parte di due fondi, Masterphoto e Pino Settanni, in fase di catalogazione ma ancora inediti nell’Archivio. Conferenza stampa di presentazione del film Speriamo che sia femmina Mario Monicelli in Archivio
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