Parlando di Ilva, Italsider e dell’industria siderurgica in Italia

Nei giorni in cui si torna a parlare con insistenza di ex Ilva, attraverso i cinegiornali e le fotografie presenti in Archivio è possibile ottenere uno spaccato di questo importante ramo industriale italiano

A Genova, dall’Assemblea straordinaria dell’Ilva e della Cornigliano nasce l’Italsider, uno dei più grandi complessi europei dell’acciaio a 30.000 dipendenti e il suo capitale ascende a 148 miliardi. La produzione, che nel 1960 era di 3 milioni di tonnellate, raggiungerà nel ’65 i sette milioni“.

Sono trionfalistici i toni con cui La Settimana Incom del maggio 1961 annuncia la nascita dell’Italsider, dall’incorporazione della Cornigliano nell’Ilva.

Siamo in pieno boom economico e, numeri alla mano, le previsioni giustificano in pieno l’ottimismo che traspare dal servizio. L’industria siderurgica in Italia sarà un volano importante per lo sviluppo economico del paese: “Lo stabilimento di Cornigliano, che nel 1960 ha prodotto 1.300.000 tonnellate di laminati piani zincati, nel 1965 ne produrrà 2 milioni. Lo stabilimento di Piombino produce rotaie e profilati pesanti per 650.000 tonnellate. Nel ’65 la sua produzione supererà il milione mezzo. A Bagnoli si lavorano profilati leggeri e nastri stretti. La produzione nel 65 sarà di 1.700.000 tonnellate. A questi grandi centri a ciclo integrale si aggiunge ora lo stabilimento di Taranto. Produrrà 2 milioni di tonnellate di laminati, piani e tubi saldati qui“.

Le foto della galleria e quelle a corredo dell’articolo sono pubblicate per la prima volta sul portale dell’Archivio e fanno parte di un fondo, il Masterphoto, ancora in corso di lavorazione.

Attraverso questa selezione, il servizio originale comprende più di 270 scatti, possiamo conoscere i nuovi stabilimenti dell’Italsider di Taranto. Siamo nel 1973 e possiamo vedere i macchinari, gli operai al lavoro ma anche colti in momenti di pausa e di svago.