Luce Cinecittà ai Nastri D’argento Documentari

Nove titoli nella selezione finale e Ciao, Marcello - Mastroianni l’antidivo di Fabrizio Corallo premiato come documentario dell'anno
“Un racconto che celebra l’attore più amato in Italia e nel mondo con una ricostruzione affidata alla sua stessa voce e alle preziose testimonianze recuperate dalle memorie d’archivio di tanti protagonisti del suo tempo”.
Con queste parole i Giornalisti Cinematografici hanno motivato l’assegnazione del premio Documentario dell’anno a Ciao, Marcello – Mastroianni l’antidivo di Fabrizio Corallo, prodotto da Surf Film, Dean Film e Luce Cinecittà con la partecipazione di Rai Documentari.
Particolarmente felice della notizia la presidente di Cinecittà Chiara Sbarigia:Il premio per il documentario dell’anno al bellissimo lavoro di Fabrizio Corallo – ha commentato – dedicato al più rappresentativo dei nostri attori, Marcello Mastroianni, simbolo non solo del cinema ma del fascino e del talento sprigionati dalla cultura italiana, è anche il segnale della varietà di temi e storie della factory creativa di Luce Cinecittà“.
Nell’annuncio dei finalisti che concorreranno alla vittoria del Nastro d’argento – nelle sezioni di ‘Cinema del Reale’, ‘Cinema Cultura Spettacolo’ e ‘Il racconto dello Sport’, figurano ben 9 titoli co-prodotti o distribuiti da Luce Cinecittà, presentati in Festival internazionali, cinema, tv.
Si tratta di REAL di Adele Tulli, Controluce di Tony Saccucci, Duse – The Greatest di Sonia Bergamasco, Il cassetto segreto di Costanza Quatriglio, Il mestiere di vivere di Giovanna Gagliardo, Italo calvino nelle città di Davide Ferrario, Un Natale a Casa Croce di Pupi Avati, Volontè – L’uomo dai mille volti di Francesco Zippel, MaestroIl calcio a colori di Tommaso Maestrelli di Francesco Cordio e Alberto Manni.
Avere nove film tra i finalisti del premio più antico del nostro cinema – ha proseguito la presidente Sbarigia – titoli che parlano di scrittori, filosofi, attori, donne e uomini di cultura, sportivi, memorie storiche preziose e necessarie, restituisce tutta la ricchezza della nostra library, della diffusione di un’idea di cultura emozionante e di una grande casa del documentario quale è il Luce“.