Mario Soldati un grande protagonista della cultura italiana

Lo scrittore, regista e giornalista nasceva a Torino il 17 novembre del 1906

Mario Soldati è stato molte cose: scrittore, regista, autore televisivo. Nel 1946, quando lo incontriamo per la prima volta nell’archivio Luce intento a girare Eugenie Grandet, ha già alle spalle diversi film e romanzi. Nel 1949 prende parte ad una manifestazione in difesa del cinema italiano, di cui in archivio esistono due versioni: quella montata e quella di repertorio, con una differenza fondamentale: nel primo caso la manifestazione appare come una tranquilla scampagnata, mentre nel secondo possiamo vedere le immagini di un attacco dalla celere ai manifestanti, tra i quali la Magnani, De Sica e Camerini solo per fare tre nomi.

Frequentatore abituale di premi letterari, Soldati vince lo Strega nel 1954. Nel 1957 è sul set per girare Italia Piccola. Nel 1959 presenta il suo nuovo romanzo, La messa dei villeggianti e riceve anche un curioso premio, il premio Atlatic per la gastronomia.

Negli anni Sessanta Soldati si dedica prevalentemente alla letteratura: scrive, presenta romanzi, come Due vite di Donald Windham. Nel 1976 vince il premio Bagutta, che nel 1985, sotto la presidenza proprio di Soldati, festeggerà la sua cinquantesima edizione premiando Leonardo Sciascia.

Nel 1990 Soldati tornerà per l’ultima volta dietro la macchina da presa, firmando uno dei dodici ritratti delle città che ospiteranno la fase finale dei mondiali di calcio, precisamente quello dedicato a Torino.

Mario Soldati tra gli anni Cinquanta e gli anni Sessanta