Massimo Boldi dal Derby di Milano ai fratelli Vanzina

Volto della commedia all'italiana degli ultimi 20 anni, l'attore milanese festeggia i suoi 80 anni

Dopo essersi rivelato in cabaret oltre vent’anni fa al famoso Derby Club di Milano e dopo diverse esilaranti caratterizzazioni, i numerosi programmi televisivi e di varie commedie per il cinema, Massimo Boldi è uno dei comici più popolari ed amati in Italia, grazie ad un tipico umorismo surreale che lo fa amare indifferentemente dal pubblico di ogni età ed estrazione“. Si tratta di un ritratto enfatico ma abbastanza veritiero del comico milanese.

Parlando della comicità Boldi sostiene che si tratta di “un fatto forse genetico. Infatti io questa mia professione di clown, perché tale mi definisco, è cominciata molto presto, ai tempi dell’asilo, della scuola, delle elementari, dove? Dove la mia maestra durante la ricreazione, mi pregava di intrattenere i miei compagni e io facevo quello che potevo. Raccontavo dalle cose, dalle storie oppure le barzellette.”

Più avanti l’attore parla degli inizi della sua carriera: “Il derby a Milano è stato praticamente il posto che mi ha cambiato la vita. Sono arrivato al cabaret a Milano io suonavo la batteria ma sul palcoscenico si esibivano dei grandissimi artisti Jannacci, Cochi e Renato, c’era Paolo Villaggio. All’inizio questo mondo mi ha completamente colpito e ho capito che non potevo rimanere così, non potevo rimanere fuori io“.

Racconta dell’importanza che ha avuto per lui lavorare con Pupi Avati in Festival nel 1996, in cui per la prima recita un personaggio drammatico, scoprendo, paradossalmente, “che è più difficile far ridere che far piangere“.

In conclusione Boldi parla del suo rapporto con la religione: “Dobbiamo credere e dobbiamo soprattutto sapere che non è solamente quello che ci circonda la nostra esistenza senno è talmente poco che uno forse non varrebbe neanche la pena forse viverla, ecco

Per Massimo Boldi l’incontro decisivo per la sua carriera avvenne probabilmente nel 1976 quando Carlo Vanzina lo diresse in Luna di miele in tre. Da allora altri nove film da protagonista, da Eccezzziunale… veramente a Yuppies fino al filone delle vacanze di Natale, film nei quali fu spesso affiancato da Christian De Sica e diretto da un altro suo regista preferito, Neri Parenti.

Sarebbe però riduttivo circoscrivere Boldi solo a questo. L’attore di Luino ha infatti lavorato anche con Samperi, Salce, Dino Risi, Maurizio Ponzi e Carlo Verdone che lo scelse come coprotagonista accanto a se stesso e a Enrico Montesano ne I due carabinieri.