Vita da Carlo

Auguri a Carlo Verdone che compie 74 anni

Nato il 17 novembre del 1950 Carlo Verdone compie 74 anni.

A Serena Dandini che gli chiedeva come è nata in lui l’idea diventare attore risponde: “Io ho tratto molto spunto da professori, compagni di banco, vita di quartiere … Direi che lo studiare questi personaggi … mi ha portato un giorno a debuttare in un piccolo teatro dove mettevo alla ribalta tutti questi e personaggi che avevo incontrato durante tutte le mie giornate che passavo là nel mio quartiere“.

Come molti altri attori della sua generazione, pensiamo a Francesco Nuti e allo stesso Massimo Troisi, i primi passi nel mondo dello spettacolo vengono mossi sui palcoscenici di piccoli teatri.

I modelli però sono internazionali: “Il mio modello di attore è un modello completo che secondo me si ritrova soltanto in America, io penso a Jack Lemmon e Walter Matthau sono i miei preferiti, mi piace molto Woody Allen“.

In Italia amo molto Sordi, ha fatto dei film importantissimi secondo me, lo amo moltissimo, gli voglio molto bene“. E non poteva essere altrimenti: hanno lavorato insieme e in qualche modo, come Sordi, anche Verdone è riuscito a portare sullo schermo tic e nevrosi degli italiani a lui contemporanei.

 

Nel fondo Mario Canale è molto il materiale su Carlo Verdone: spesso seguito sui set e intervistato, quasi sempre da Serena Dandini. Sopra abbiamo un mix di queste interviste, realizzate nel 1990, nelle quali l’attore romano affronta diversi temi legati ai suoi film.
Qui sotto invece presentiamo sei clip tratte da altrettanti film: durante la lavorazione di Maledetto il giorno che ti ho incontrato, l’attore romano ricorda gli inizi della sua carriera; passiamo poi nella sala doppiaggio di Compagni di scuola insieme a Christian De Sica; la terza e la quarta clip mostrano invece due momenti in cui la troupe si diverte mentre si girano le scene dell’amplesso a Venezia tra Verdone e Veronica Pivetti in Viaggi di nozze e la pubblicità della carta igienica Sofy Sofy nel film Perdiamoci di vista.
Toni più intimistici in quello che resta il più autobiografico tra i film di Verdone: Al lupo al lupo con Sergio Rubini e Francesca Neri. Per concludere Sono pazzo di Iris Blond: Verdone e Claudia Gerini mentre suonano e cantano sul set.