Parlando di Federico Fellini

Attualità, di redazione, 19 Gennaio 2024

Un'attrice oggi molto famosa, due grandi registi e un giornalista innamorato di cinema. Li accomuna il ricordo di una persona che ha inciso molto sulle loro vite, Federico Fellini.

Elena Sofia Ricci: "L'aspetto del sogno, che è la cosa che mi ha fatto amare il cinema e per cui faccio questo mestiere, chiaramente nel cinema di Fellini si sente in maniera molto forte. Chissà che all'estero se noi raccontassimo le nostre storie, le storie amarcord dei piccoli centri dei paesi con i sogni dei piccoli uomini, chissà che il nostro cinema non possa diventare di nuovo così amato anche fuori dall'Italia".

Francesco Rosi: "Andrà avanti se continueranno a far vedere i film di Fellini perché per un regista i suoi film sono la sua vita e la sua opera. Ricordarlo con un convegno è importantissimo ma la cosa più importante è far vedere i film e soprattutto farli vedere a quelli che non li hanno mai visti, cioè ai più giovani. Quando vado in qualche scuola a parlare scopro che i ragazzi di 17 - 18 anni non sanno chi sono quei registi che hanno fatto il cinema italiano nel dopoguerra. Quindi bisogna farglieli vedere questi film ma non in televisione alle quattro del mattino, perché è una presa in giro, una truffa".

Tonino Pinto: "Sono belli tutti i film di Fellini, però 8 1/2 ha qualche cosa di futuribile. Credo che 8 1/2 se lo andremo a vedere fra 20, 30, 40, 50 anni e le generazioni che verranno dopo di noi, risulterà un film modernissimo, essenziale, ironico, dilatante e quant'altro in ante o in issimo si possa usare nella terminologia cara a Fellini come gioco, come scherzo ma anche come verità". Fellini è stato "un uomo che ha giocato a fare il cinema con la stessa sensibilità che userebbe un bambino quando va al circo o quando è felice o quando è triste, senza parametri di ipocrisia".

Lina Wertmuller: "Fellini è stato per me fondamentale e lo considero una grande fortuna della mia vita di aver potuto essere in qualche maniera vicino a lui, essere in qualche maniera vicino a questo che io considero veramente un genio - particolare, speciale, tipico veramente singolare - del nostro paese e del nostro secolo. Per me è il cinema, che vi posso dire di più. 8 1/2 è una cosa irripetibile: non si è mai scritto, mai fatto, mai raccontato cos'è veramente un problema creativo come attraverso 8 1/2. Il racconto di 8 1/2 rimane un capolavoro assoluto. Nasce da quello che stava vivendo ed è riuscito a bloccarlo magicamente in questa storia. Io lo trovo veramente uno dei più grandi film del nostro secolo".

Le interviste, inedite, sono conservate nel fondo di Donatella Baglivo ancora in corso di lavorazione, furono raccolte nel gennaio del 1995 in occasione di un convegno intitolato "Studiamo Fellini" che si svolse a Roma.

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