Valentina Cortese, la diva
Il cinema italiano degli anni Quaranta ha tre incontrastate dive: Alida Valli, Anna Magnani e Valentina Cortese. L'attrice milanese in quel decennio prende parte a una trentina di film, lavorando con registi del calibro di Luigi Zampa, Carmine Gallone e Alessandro Blasetti che nel 1942 le affidò il suo primo ruolo da protagonista ne La cena delle beffe.
Valentina Cortese è stata una diva a tutto tondo e per rendersene pienamente conto sarebbe sufficiente guardare la galleria qui sotto. Un'altra traccia la possiamo trovare in un servizio del 1946: allo stadio Flaminio di Roma si affrontano attrici contro ballerine in una partita di calcio: la Cortese però è tra il pubblico e non certamente in campo.
Dagli anni Trenta agli Ottanta la vita di una diva
















Sono 46 i cinegiornali in cui incontriamo Valentina Cortese. Dopo il citato servizio del 1946, nel 1947 l'attrice assiste all'elezione di miss Roma mentre nel 1949 la troviamo a Venezia per il festival del cinema.
Nel 1956 riceve la Grolla d'oro dalle mani di Alida Valli. Nello stesso anno vince anche il Nastro d'argento come migliore attrice non protagonista per il film Le amiche; nel 1958 è tra i protagonisti del Rallye del cinema e nel 1966 viene ripresa mentre assiste a una sfilata di moda di pellicce create da Emilio Schuberth.
Nel 1967 viene festeggiata per il grande successo ottenuto a teatro, diretta da Giorgio Strehler, con la piece I giganti della montagna di Luigi Pirandello.
Nel 1971 è tra i protagonisti dello sceneggiato televisivo i Buddenbrook e due anni più tardi la troviamo, nell'ultimo cinegiornale presente in archivio, attrice nello spettacolo teatrale Qualche tempo fa, di Harold Pinter.
Nel 1987 è nel cast di Via Montenapoleone di Carlo Vanzina e viene intervistata sul set. Il documento è presente nel Fondo Canale, uno degli ultimo acquistati dall'Archivio Luce.
Nelle moltissime foto presenti nell'archivio, alcune ancora in lavorazione, Valentina Cortese è spesso ripresa, tra gli anni Trenta e gli Ottanta, oltre che sulle scene, anche nella vita privata.