Veronica Pivetti a tutto campo

In una intervista del 2001 l'attrice milanese, che compie 60 anni, parla di sé, dei suoi inizi, della famiglia

In questa intervista del 2001 a Fabrizio Corallo, Veronica Pivetti si racconta partendo dai suoi esordi nel mondo dello spettacolo e precisamente da quando a 8 anni fece un provino per doppiare una bambina e la presero anche perché, aggiunge, “doppiatori bambini ce ne sono veramente pochi e spesso è necessario ricorrere ad adulti che fanno la voce da bambini“.

L’ambiente dello spettacolo lo ha sempre conosciuto perché il papà faceva il regista teatrale e la mamma l’attrice. Malgrado i suoi l’avessero sempre messa in guardia rispetto all’ambiente che avrebbe frequentato non fecero mai nulla per scoraggiarla salvo in un paio di occasioni: quando avrebbe dovuto interpretare Piange il telefono con Domenico Modugno e quando la sua insegnante di danza disse loro che per continuare a fare la ballerina avrebbe dovuto andare a La Scala. La consideravano troppo piccola per entrambe le cose e non volevano che la sua vita fosse indirizzata troppo nettamente.

Una prima svolta nella sua carriera avviene quando Adriano Celentano la vede in sala doppiaggio e le chiede se vuole prendere parte, come voce fuori campo, allo spot delle Ferrovie dello Stato. Questo accadeva nel 1995. L’anno prima sua sorella Irene era diventata Presidente della Camera.

La presidente leghista austera e la sorella attrice disinvolta: la cosa suscitò molta curiosità e Veronica iniziò ad essere invitata in televisione. Durante un programma di Fabio Fazio Carlo Verdone la notò e le offrì il ruolo di una delle protagoniste nel suo Viaggi di nozze, un film che l’attrice sostiene di aver molto amato.

Nel 1998 è a Sanremo accanto ad Eva Herzigová e con la conduzione di Raimondo Vianello. L’anno successivo la prima stagione della fiction televisiva Commesse che la farà conoscere ancora di più al grande pubblico. Sempre per la televisione ha in seguito recitato in due altre serie di enorme successo: Il maresciallo Rocca, accanto a Gigi Proietti e Provaci ancora prof insieme a Enzo Decaro e Paolo Conticini

Nell’intervista a tutto campo Veronica Pivetti parla anche della sua famiglia: dai genitori che l’hanno sempre ascoltata non imponendole mai nessuna scelta, alla sorella Irene, la più brava, soprattutto a scuola, la più bella, la più razionale mentre lei era considerata la “pazzarella” della famiglia. I genitori però non hanno mai fatto raffronti tra le sorelle e hanno lasciato entrambe libere di sviluppare la propria personalità.

Si dichiara cattolica praticante “vado tutte le domeniche a messa” e nonostante abbia avuto dei momenti di crisi, anche dovuti al mondo dello spettacolo, che non è certo privo di “tentazioni“, ha provato a rimanere sempre fedele ai propri principi.

Sul lavoro la Pivetti sostiene di essere sempre stata molto selettiva. Per esempio dopo Sanremo le proposero molte altre conduzioni che lei però ha sempre rifiutato perché non la interessavano e, nonostante anche in termini economici avrebbe avuto molto da guadagnare, non si è mai pentita della sua scelta.

Infine l’attrice milanese dichiara di essere sempre stata alla ricerca di “maestri, persone da seguire“. Fu così dai tempi della scuola e lo è sempre stato nella vita. Nel lavoro è un po’ più difficile perché quello dello spettacolo è un mondo molto individualista, in cui spesso, soprattutto se si ha successo, si finisce per avere un’alta considerazione di sé stessi. Però sul set di Commesse ha avuto modo di lavorare con persone meravigliose come Sabrina Ferilli, Nancy Brilli e Franco Castellano.