Ricordando Vittorio Gassman

Nel 2000 moriva Vittorio Gassman mattattore del cinema e del teatro italiano del Novecento

Vittorio Gassman è stato tra i più grandi interpreti di teatro e cinema del Novecento. In Archivio compare in 547 servizi tra audiovisivi e fotografici a partire dal 1946, protagonista dell’adattamento teatrale di Rebecca al Quirino di Roma. Nel 1949 già lo troviamo al festival di Venezia che firma autografi. Non si contano i premi che riceve: dal Nastro d’argento del 1959 per I soliti ignoti, alla doppietta del 1963, con Nastro e David di Donatello per Il Sorpasso.

È un divo, lo cercano per le più disparate ragioni e lui passa disinvoltamente dal fare, nel 1961, il testimonial per la Fiat 1300 con Ilaria Occhini, ad intervenire, l’anno successivo, a una tavola rotonda in cui si parla del cinema italiano.

Non mancano gli appuntamenti mondani: dalle prime dei film al matrimonio tra Fabrizio Capucci e Chaterine Spaak.

Il cinema lo impegna molto, ma il teatro resta la sua grande passione: nel 1966 porta in tournée negli Stati Uniti un’Antologia del teatro italiano; nel 1977 si esibisce nel teatro Tenda di Roma in un vero e proprio one man show.

Nel fondo di Mario Canale troviamo immagini relative ai lavori più recenti dell’attore, come La Famiglia che, nel 1987 gli valse il suo decimo David di Donatello.

Le donne hanno avuto un ruolo centrale nella vita di Gassman, dalle tre mogli Nora Ricci, Shelley Winters e Diletta D’Andrea, alle attrici Anna Maria Ferrero e Annette Strøyberg che tra il 1953 e il 1963 furono al suo fianco sia sul set che nella vita privata.