Anni interessanti. La rassegna cinematografica. I mostri
I Film della rassegna
- Io la conoscevo bene, martedì 31 maggio 17.00-19.00
- Il medico della mutua, martedì 14 giugno 17.00-19.00
- Boccaccio 70, martedì 5 luglio 16.00-19.30
- L’udienza, martedì 19 luglio 17.00-19.00
- Prima della rivoluzione, martedì 30 agosto 17.00-19.00
- Le mani sulla città, martedì 6 settembre 17.00-19.00
- Il posto, martedì 13 settembre 17.00-19.00
- Mamma Roma, martedì 27 settembre 17.00-19.00
- I mostri, martedì 4 ottobre 17.00-19.00
- I complessi, martedì 11 ottobre 17.00-19.00
Nel 1963 Dino Risi chiama Ugo Tognazzi e Vittorio Gassman per interpretare un film a episodi. Nasce così I mostri, uno dei film cult della commedia all'italiana. Gli episodi sono venti: i due attori principali vi compaiono in alcuni insieme e in altri separatamente. Accanto a loro dei comprimari tra i quali Lando Buzzanca, Franco Castellani, Marisa Merlini, Gabriella Ferri e il piccolo Ricky Tognazzi.
Il filo rosso che lega tutti gli episodi è la Roma dei primi anni Sessanta.
Nel 1977 Ettore Scola, Mario Monicelli e lo stesso Dino Risi diressero un seguito del film, I nuovi mostri, in quattordici episodi.
Tanti ritratti dell’Italia, tante storie di italiani: che dal grande schermo dialogano con il percorso visuale della mostra “Anni interessanti”.
Nell'ambito della mostra Anni interessanti, che si tiene presso il Museo di Roma in Trastevere fino al 16 ottobre del 2022, è stata organizzata una rassega cinematografica.
I nostri “anni interessanti”, 1960-75, sono un periodo d’oro del cinema italiano, che ha assimilato in pieno la lezione del Neorealismo, dialoga con la Nouvelle Vague del cinema francese, ha conosciuto Hollywood e l’ha anche ospitata sulle rive del Tevere. Forte di un grande consenso popolare (oltre 500 milioni di biglietti cinematografici venduti in ciascuno dei 15 anni qui considerati) e di una ricca filiera creativa (registi, sceneggiatori, attori, musicisti, scenografi, montatori, costumisti, doppiatori), interpreta magistralmente il quindicennio alternando la commedia, sempre agrodolce, alla denuncia dei ritardi, delle piaghe, dei misteri italiani.