L’addio a Berlinguer

Archivio Storico Luce Timeline, di redazione, 11 Giugno 2024

"Berlinguer è l'italiano più conosciuto nel mondo, il più interrogato, il più fotografato e il più preoccupato. Sono i giorni dei rantoli dell'ultimo governo Moro, ma i comunisti sono disposti a fargli ancora la respirazione bocca a bocca. Perché? Perché tanta ritrosia di fronte a nuove elezioni e una vittoria quasi sicura? Perché esitare a raccogliere soltanto con la forza dei voti, il primo PC al mondo, il potere, il frutto proibito in occidente?"

Siamo nell'aprile del 1976 e il Partito Comunista Italiano si trova all'apice del suo successo politico. Le elezioni, che si terranno un paio di mesi più avanti, segneranno il maggior risultato elettorale dei comunisti che resteranno però un passo indietro alla DC con cui continueranno a collaborare per altri tre anni. A mettere in crisi definitivamente i governi di unità nazionale sarà l'assassinio di Aldo Moro per mano delle brigate rosse il 9 maggio del 1978.

Con l'inizio del nuovo decennio Berlinguer porterà nuovamente il suo partito all'opposizione. Il suo progetto di alternativa fu interrotto dalla morte improvvisa avvenuta l'11 giugno del 1984 a Padova in seguito a un ictus che lo colpì durante un comizio per le elezioni europee, elezioni di cui non riuscì a vedere l'esito e che segnarono per la prima e unica volta il sorpasso del PCI sulla DC facendone il primo partito del paese.

I funerali di Enrico Berlinguer negli scatti del fondo Masterphoto

La famiglia di Enrico Berlinguer davanti a Botteghe Oscure
Nilde Iotti rende omaggio al feretro a Botteghe Oscure
Picchetto di lavoratori a Botteghe Oscure
Il carro funebre a Piazza Venezia circondato da militanti
I comunisti di Sassari dietro i loro striscioni
Un gruppo di lavoratori durante il corteo funebre
I giovani comunisti sardi dietro il loro striscione
Cittadini assiepati in via delle Botteghe Oscure
Un gruppo di militanti del PCI con l'Unità in mano
Un militante comunista issa una foto di Berlinguer
Una panoramica di via dei Fori Imperiali gremita di cittadini
Il palco di San Giovanni dove si tiene l'orazione funebre
La prima pagina de L'Unità che titola Addio
Momenti del corteo funebre
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Nella liturgia comunista i funerali hanno sempre avuto un'importanza rilevante. Le masse che vi prendevano parte volevano contestualmente salutare il leader scomparso e testimoniare che loro c'erano e ci sarebbero sempre state. Questo valeva in Unione Sovietica ma anche in Italia. Basti pensare alla folla che prese parte nel 1964, in una calda giornata di fine agosto, alle esquie di Palmiro Togliatti, immortalata dal pennello di Renato Guttuso.

Non poteva fare eccezione da questo punto di vista, venti anni più tardi, il funerale di Enrico Berlinguer. Il segretario comunista, oltre ad essere molto amato dai militanti del suo partito, godeva del rispetto incondizionato dei suoi avversari politici.

Le foto nella galleria qui sotto ci testimoniano della giornata di giugno durante la quale la base comunista tributò l'ultimo saluto al suo segretario.

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