I funerali di Togliatti

In vacanza a Yalta, il segretario del PCI Palmiro Togliatti viene colpito da un ictus e muore il 21 agosto del 1964

Il 21 agosto del 1964 muore a Yaltal’uomo forse più amato e più odiato d’Italia”. Palmiro Togliatti, il segretario del Partito Comunista Italiano si trovava in Russia per le vacanze. Alcuni giorni prima era stato colpito da un ictus e da una profonda emorragia cerebrale dalla quale non si riprese.

Togliatti era alla guida del PCI dal 1927, con una parentesi dal 1934 al 1938 quando segretario fu Ruggero Grieco.

Membro dell’Assemblea Costituente e deputato dal 1946, Togliatti fu ministro di Grazia e Giustizia dal 1945 al 1946 nei governi presieduti da Ferruccio Parri e Alcide De Gasperi e in questa veste firmò uno dei provvedimenti più controversi di quel periodo, un’amnistia per reati comuni e politici, compresi quelli di collaborazionismo, commessi dopo l’8 settembre del 1943 al Sud e dopo l’occupazione nazista al centro nord. Aspramente criticata da più parti, nelle intenzioni del leader comunista l’amnistia avrebbe dovuto contribuire a favorire una riconciliazione all’interno di un paese dilaniato da una dura guerra civile.

Il clima però rimase teso e a farne le spese lo stesso Togliatti che il 14 luglio del 1948 venne gravemente ferito all’uscita di Montecitorio da Antonio Pallante studente universitario, fanaticamente anticomunista. Dopo giorni di proteste veementi, che portarono il paese sull’orlo di una nuova guerra civile, furono le parole dello stesso segretario comunista, intervistato da La Settimana Incom, a riportare la calma.

Pur rimanendo sempre fedele agli ideali leninisti, non esitò a stigmatizzare la rivolta ungherese del 1956, causando una frattura con eminenti intellettuali del partito, primo fra tutti Antonio Giolitti, negli ultimi anni della sua segreteria Togliatti criticò i dirigenti sovietici sia in merito alla politica nei confronti della Cina sia sulla decisione di fucilare Imre Nagy, che era stato alla testa della rivolta di Budapest. Al momento della morte stava lavorando a uno scritto, che il PCI pubblicò postumo con il titolo di Memoriale di Yalta, nel quale si affermava il diritto del suo partito ad essere autonomo dai comunisti sovietici.