Angelo Guglielmi, un intellettuale a RomaUn ricordo dello storico direttore di RAI 3, amministratore delegato dell'Istituto Luce, uomo che sapeva vedere le cose prima che avvenissero 11 Luglio 2025 Timeline Per chi lavora a Cinecittà Angelo Guglielmi, scomparso l’11 luglio del 2022 all’età di 93 anni, è stato soprattutto l’amministratore delegato dell’Istituto Luce dove approdò nel 1995, al termine di una quarantennale esperienza in RAI, portandosi dietro e mettendo a disposizione della più antica istituzione cinematografica italiana, la sua enorme esperienza e la sua grande lungimiranza.Sotto la sua gestione iniziò il progetto di catalogazione e digitalizzazione del patrimonio audiovisivo e fotografico dell’Archivio Luce, anticipando i tempi e facilitando l’accesso al suo immenso patrimonio agli studiosi, ma anche a semplici curiosi, di ogni parte del mondo.Nell’intervista qui sopra, della seconda metà degli anni Dieci, Angelo Guglielmi parla con Mario Canale. Inizia raccontando del suo arrivo a Roma: “Fu intanto un arrivo imprevisto perché non pensavo assolutamente che sarei arrivato nel ’55 a Roma. Io vivevo a Bologna e insegnavo con non molto piacere e perciò mi guardavo intorno. Ma guardarsi intorno significava guardare Milano per me il luogo delle case editrici dei giornali“.Il racconto abbraccia vari ambiti culturali: la RAI, dove entrò con un concorso da programmista e che allora era agli inizi; delle riviste letterarie, dell’ambiente culturale che si respirava, condendo il racconto di ricordi e aneddoti, come il suo incontro con Schifano che gli raccontò che era appena uscito dal carcere “ma lo diceva con allegria, ma non l’allegria di essere uscito dal carcere ma l’allegria per essere stato in carcere soltanto perché era stato scoperto sfumacchiare una canna e questo bastava per andare in carcere allora“.Tornando alla Capitale, Guglielmi dice che allora era bello muoversi per Roma e racconta che i romani erano stati rallegrati dall’ondata di novità che portavano le arti, la letteratura e il cinema. C’era la politica e c’era il Partito Comunista che era uno stimolo, era l’assoluta novità.Sul finale non poteva mancare un accenno al Gruppo 63 e alla sua polemica contro il romanzo ottocentesco, polemica che rivendica ma al tempo stesso rivendica la passione per il cinema neorealista.In conclusione parlando della Roma degli anni Settanta, Guglielmi dice che, senza nostalgia dei decenni precedenti bisognava solamente prendere atto che quella città non c’era più e che bisognava quindi vivere un’altra vita e conseguentemente un altro momento culturale. Iniziava un’altra epoca che naturalmente aveva ereditato qualcosa dai Sessanta che come tutte le eredità andava studiata e rielaborata.16 fotografie inedite dell'Archivio, risalenti agli anni Novanta del secolo scorso e provenienti da fondi fotografici in corso di lavorazione Angelo Guglielmi in mezzo ad alcuni giornalisti tra i quali si riconosce un giovane Enrico Mentana Angelo Guglielmi con Donatella Raffai prima conduttrice di Chi l'ha visto Angelo Guglielmi con Tina Anselmi Angelo Guglielmi con Michele Santoro Angelo Guglielmi tra Eugenio Scalfari e Andrea Barbato Angelo Guglielmi con Pippo Baudo Angelo Guglielmi con Bianca Berlinguer e Corradini Mineo Angelo Guglielmi con Maurizio Costanzo Angelo Guglielmi tra Sandro Ruotolo e Michele Santoro Angelo Guglielmi con Enrico Deaglio Angelo Guglielmi con Indro Montanelli Angelo Guglielmi con Alessandro Curzi direttore del TG3 Angelo Guglielmi con Piero Chiambretti Angelo Guglielmi con l'attore Pietro Sermonti Angelo Guglielmi presidente dell'Istituto Luce Angelo Guglielmi con Gillo Pontecorvo all'interno di Cinecittà Giornalista e critico letterario, Guglielmi ha sempre dimostrato di avere un intuito fuori del comune. Chiamato a dirigere Rai 3 nel 1987 vi rimase fino al 1994, rilanciando la rete e introducendo per primo in Italia il concetto di TV-verità. Sotto la sua direzione videro la luce numerosi programmi storici, alcuni ancora in palinsesto, come Blob, Chi l’ha visto e Quelli del calcio, e furono lanciati giornalisti e autori del calibro di Serena Dandini, Corrado Augias, Michele Santoro, Fabio Fazio e tanti altri.Vai alla timelineDall'archivioFestival di Venezia 1996Festival Internazionale del cinema di Cannes 1999Mercato Internazionale del Film e del Documentario (Mifed), 1999Intervista al presidente dell'Istituto Luce Angelo Guglielmi, 2000David di Donatello, 2001Angelo Guglielmi nell’archivio fotografico
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