L’attentato alla sinagoga di Roma

Il 9 ottobre 1982 l'antisemitismo torna a materializzarsi in Italia

Il 9 ottobre del 1982 il conflitto che da anni insanguina il Medio Oriente si materializza a Roma con il gravissimo attentato alla sinagoga della capitale nel quale perde la vita Stefano Gaj Taché di soli due anni e restano ferite altre 37 persone.

Gli autori di quello che viene considerato come il più grave atto antisemita avvenuto in Italia dalla fine della guerra, erano legati al gruppo palestinese di Abu Nidal che in seguito si rese responsabile anche dell’attentato del 1985 a Fiumicino, costato la vita a 19 persone, compresi quattro terroristi.

L’assalto alla sinagoga avvenne di sabato alle 11:55 quando il tempio era pieno per la concomitanza dei festeggiamenti dello Shabbat e della chiusura della festa di Sukkot. I terroristi entrarono nella sinagoga lanciando prima tre bombe a mano e poi sparando con dei mitra sulla folla presente.

Dei cinque responsabili dell’assalto ne venne identificato solo uno, Al Zomar, che però, pur arrestato in Grecia per traffico d’armi, non venne estradato in Italia e quindi non scontò nemmeno un giorno di prigione per l’attentato alla sinagoga di Roma.

Le foto della galleria fanno parte del fondo Masterphoto in corso di lavorazione e sono inedite nel nostro portale.