La nascita del Partito Radicale

L'11 dicembre del 1955, da una scissione del Partito Liberale, nasce una nuova formazione politica che contribuirà alla crescita civile del nostro paese

Domenica 11 i dissidenti, che avevano precedentemente presentato le dimissioni [dal Partito Liberale], in un cinema romano hanno tenuto il primo comizio per illustrare il programma del nuovo partito che si chiamerà Partito radicale dei Liberali e dei Democratici. Il primo scopo del nuovo movimento è quello della costituzione di un cartello laico“.

Con queste parole il Mondo Libero del 16 dicembre 1955 annuncia la nascita della nuova formazione politica. Tra i fondatori Mario Ferrara, che morirà il mese successivo, Francesco Messineo, Bruno Villabruna, Nicolò Carandini, Mario Pannunzio, Eugenio Scalfari, Ernesto Rossi, Leone Cattani e un giovane Marco Pannella.

La laicità sarà la bussola che nel corso dei decenni successivi indicherà la strada al nuovo partito. La difesa dei diritti civili costituirà la base di molte delle sue battaglie: dal divorzio all’aborto, dalle legalizzazione delle droghe leggere all’eutanasia, dalla costante denuncia della drammatica situazione delle carceri italiane alle battaglie per l’abrogazione del Concordato. il Partito Radicale è stato sempre il grimaldello perché di queste questioni si iniziasse a parlare e perché venissero approvate leggi che hanno aperto la strada alla crescita civile del nostro paese.

Tra le figure preminenti del Partito Radicale oltre al già citato Pannella non si possono dimenticare figure storiche come Adele Faccio, Gianfranco Spadaccia, Adelaide Aglietta ed Emma Bonino oltre a politici che in seguito hanno fatto diverse scelte politiche come Francesco Rutelli e Paolo Gentiloni.