I mille volti di Loretta Goggi

Attrice, cantante, imitatrice ha accompagnato per tantissimi anni le serate televisive degli italiani. Festeggia oggi il suo compleanno

Loretta Goggi, nata a Roma il 29 settembre del 1950, è stata una delle protagoniste indiscusse della televisione italiana a partire dagli anni Sessanta: ha condotto spettacoli, ha fatto tantissime imitazioni ed è stata interprete di molti sceneggiati a partire da La cittadella e La freccia nera degli anni Sessanta per arrivare a Sorelle e Pezzi unici degli anni Venti di questo secolo.

In televisione, quando la Goggi iniziò a lavorare, uno dei programmi più conosciuti e seguiti era senza dubbio Carosello. Anche per questo quando nel 2007 Mizar gli dedicò uno speciale una delle intervistate fu proprio Loretta Goggi.

La prima risposta quindi non poteva che essere questa: “Carosello è la prima trasmissione televisiva che ho potuto seguire da bambina perché avevo il permesso di vedere soltanto quello. C’era il famoso detto, mi pare che fosse Walter Chiari che lo che l’ha lanciato, che era: dopo Carosello tutti a nanna e quindi lui faceva ciao con le manine così e noi tutti a letto. Quindi lo guardavo con grande piacere perché era fatto da grandissimi interpreti: attori, cantanti, disegnatori, cartoonist erano tutti personaggi di altissimo livello, di altissima levatura. I protagonisti si muovevano all’interno della loro professione. Quindi se avevi piacere di sentire un cantante o di vedere un attore, un’attrice, lì potevi vederli“.

Prosegue poi parlando delle sue esperienze con Carosello, a partire dal 1972 quando sulla scia del successo di Canzonissima, la chiamarono per la pubblicità dell’amaro Ramazzotti.

Parla poi delle imitazioni che la resero famosissima, una sorta di Alighiero Noschese in gonnella, come venne chiamata: “Le persone più facili da imitare sono le persone che hanno grande carattere quindi una forte personalità. Ai tempi e le persone si offendevano, gli artisti si offendevano. Oggi le inseguono le imitazioni. Anzi, se sei imitato sei qualcuno, se non sei imitato non sei nessuno. Quindi naturalmente le imitazioni che vengono meglio sono quelle dei grandi personaggi che tu riesci a fare anche senza trucco“.

Andando avanti la Goggi fa un paragone tra Carosello e le pubblicità di ora e ricorda i vari personaggi che ancora oggi fanno parte dell’immaginario collettivo di chi ha vissuto quegli anni.

Segue una sorta di excursus storico su come la pubblicità si sia evoluta e sia cambiata a braccetto con i cambiamenti del paese. Parla poi della donna nella pubblicità: “Devo dire che forse gli spot pubblicitari sono stati i primi a valorizzare la figura femminile, perché la televisione e lo spettacolo in generale, il teatro, il cinema sono sempre stati molto maschilisti. La pubblicità si è accorta prima del nostro cambiamento e dei nostri passi avanti“.

Le foto della galleria qui sopra, scattate tra la fine degli anni Novanta e i primi di questo secolo, non sono ancora presenti sul portale dell’Archivio. Sono foto che provengono da fondi in corso di lavorazione grazie ai contributi del PNRR