Luce Cinecittà al 42. Torino Film Festival con tre documentari biografici

'Il mestiere di vivere' di Giovanna Gagliardo su Cesare Pavese, 'Controluce' di Tony Saccucci sul fotografo Adolfo Porry-Pastorel e 'Un Natale a Casa Croce di Pupi Avati con il suo film su Benedetto Croce

In Concorso anche il documentario scritto e diretto da Giovanna Gagliardo “Il mestiere di vivere” che, a partire dall’ultimo frenetico giorno di vita di Cesare Pavese, mette al centro della storia l’uomo e lo scrittore attraverso vari capitoli che raccontano i tanti mestieri che ha sperimentato.

Il mestiere di vivere” – una produzione Luce Cinecittà, realizzato con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte e con la partecipazione di Ente Turismo Langhe Monferrato Roero e il Patrocinio della Città di Torino – racconta l’intellettuale che nella sua breve vita è riuscito a ricreare un nuovo mondo letterario e culturale che ha dato identità alla seconda metà del Novecento italiano: un poeta che appena ventenne scopre la poesia narrativa, per poi cimentarsi nel romanzo breve, portare in Italia la letteratura americana e contribuire infine alla nascita della Casa Editrice Einaudi.

La voce di Cesare Pavese è di Emanuele Puppio, la fotografia di Roberta Allegrucci ed il montaggio di Emanuelle Cedrangolo.

In prima mondiale al 42. Torino Film Festival, in Concorso Documentari, Controluce, il nuovo film di Tony Saccucci, prodotto e distribuito da Luce Cinecittà. Saccucci torna sullo schermo dopo il caso mediatico internazionale del suo debutto ‘Il pugile del duce’, e il successivo ‘La prima donna’ premiato con il Nastro d’Argento, con una nuova indagine di memoria storica e recupero di un personaggio straordinario. Protagonista di Controluce è Adolfo Porry-Pastorel, fotografo, giornalista, padre dei fotoreporter italiani, progenitore dei ‘paparazzi’.  Classe 1888, pioniere di un nuovo linguaggio, geniale ideatore di trovate pubblicitarie, fondatore ad appena 20 anni dell’agenzia V.E.D.O. – Visioni Editoriali Diffuse Ovunque, capace di trovarsi con la sua macchina fotografica al posto giusto nel momento giusto prima dei concorrenti, autore di clamorosi scoop, negli anni ’10 Porry è già un numero uno della fotografia di cronaca e attualità. Tra le due guerre riesce a passare grazie al suo talento e ubiquità per ‘il fotografo di Mussolini’, e contemporaneamente per un fastidioso scrutatore del regime (celeberrimo lo scambio di battute tra i due: ‘Sempre il solito fotografo’ – ‘Sempre il solito Presidente del Consiglio’). Ha accesso alle stanze più intime del capo del regime ed è attenzionato dalla censura fascista. Milioni di lettori grazie alle sue foto hanno la cronaca viva di grandi eventi storici e politici (primo tra tutti l’arresto di Mussolini del 1915, la Marcia su Roma, il ritrovamento del corpo di Giacomo Matteotti), del costume, del tempo libero, le nuove abitudini degli italiani.Il film di Saccucci racconta, tra riprese originali e filmati di repertorio e fotografie dell’Archivio Luce, un personaggio che è riuscito a raccontare il dietro le quinte del potere, la belle époque, il ventennio fascista e il dramma, vissuto personalmente, della seconda guerra mondiale. Un ‘occhio del secolo’ rapidissimo e unico. A interpretare Porry-Pastorel è Michele Eburnea (‘Il sol dell’avvenire’, ‘ ‘Esterno notte’), giovane talento segnalato dai David di Donatello come David Rivelazione Italiana.

La vita di Benedetto Croce, filosofo e senatore italiano, è un epico racconto di sopravvivenza e passione, intessuto di tragedie e rivalità intense sin dalla sua giovinezza. Da qui parte il documentario Un Natale a casa Croce, diretto dal Maestro Pupi Avati e prodotto da Minerva Pictures in collaborazione con Luce Cinecittà e Rai Documentari, che ne racconta lo spessore politico e il talento negli studi, la vocazione alla libertà e la visione filosofica. Tutto inizia nel 1883, quando un terribile terremoto a Ischia lo priva dei genitori e di sua sorella, ma dalla cenere di questa tragedia emerge una forza inarrestabile. La sua passione per la filosofia e la letteratura diventa così il suo baluardo contro depressione e solitudine, trasformando il dolore in determinazione.

Fanno parte del cast Paolo Spezzaferri, Teresa Cerciello, Chiara Barassi, Roberta Geramicca, Fenicia Rocco, Sabrina Bevilacqua e con la partecipazione di Benedetta Craveri. Il doc è  presentato Fuori Concorso al 42. Torino FF.