Cento anni di Walter Chiari

'Il cinema è bello perché rimane'. Cento anni fa nasceva Walter Chiari

Cento anni fa nasceva Walter Chiari, una carriera segnata tanti successi. Dal teatro al cinema alla televisione, in qualunque campo si è cimentato è sempre riuscito a dare il massimo.

Nel 1985 viene coinvolto in un’inchiesta giudiziaria legata al traffico di droga, inchiesta dalla quale viene prosciolto quasi subito. Non prima però di subire, da parte del mondo dello spettacolo, che è stato il suo mondo, un ostracismo, cosa che lo ha segnato. In un’intervista rilasciata nel 1986 durante la Mostra del Cinema di Venezia, dove è presente con il film Romance di Massimo Mazzucco, che segna il suo ritorno sulle scene dopo sette anni, racconta: “Questo film significa aver trovato nella vita quei momenti in cui la buona stella, la mia mancava, infatti ero sparito da qualsiasi tipo di pubblicazione: trent’anni della televisione, io non c’ero eppure ho fatto quattro tipi di Canzonissima. Quarant’anni di Cinecittà non c’ero, eppure abbiamo girato il Tevere è vivo con la Magnani dentro in Bellissima. Non c’ero neanche nelle cose di Sorrisi e Canzoni. C’era questo veto. Poi ho trovato un gruppo di amici con i quali mi sono subito trovato“.

Walter Chiari tra gli anni Cinquanta e Sessanta

Quello che vuole e che si aspetta ora è “fare del cinema sul serio visto che l’ho fatto scherzando e giocando e ho capito che il cinema è bello perché rimane, perché l’immagine nella memoria rimane quanto non rimane nessun momento felicissimo di uno sketch, di una scenetta. Il teatro sarà bello ma è una cosa corale e nell’aria, disperso, stemperato ma la prima ventata lo porta via. Il film no. Il cinema mi ha conquistato definitivamente“.

Non sarà esaudito. A Romance seguirà solo, quattro anni più tardi, Tracce di vita amorosa di Peter Del Monte, il suo ultimo lavoro in assoluto: il 20 dicembre dell’anno successivo morirà a causa di un infarto.