Adriana Asti, signora del cinema italiano

Da Pasolini a Bertolucci, da Visconti a Marco Tullio Giordana passando per De Sica e Bunuel, i mille ruoli di una grande attrice

Ecco un’altra neonata. Non nella vita, ma nel cinema. Malgrado sia da tempo una firma valida e sicura del nostro teatro, Adriana Asti debutta per lo schermo soltanto ora come protagonista di un film del neo regista Pier Paolo Pasolini“.

Il film di cui parla il Caleidoscopio Ciac del 1961 è Accattone, di Pier Paolo Pasolini. Ma in realtà Adriana Asti, scomparsa oggi a 94 anni, nel cinema aveva già esordito nel 1948, non ancora diciottenne, quando Dino Risi la volle tra i protagonisti del cortometraggio Buio in sala e tra il 1958 e il 1960 aveva girato tre film tra i quali Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti.

Dopo 40 anni Adriana Asti è una delle signore del nostro cinema. Sul set di Come si fa un Martini, racconta del film “Mi ha chiamato il regista e io ho letto la sceneggiatura che è molto diversa dalle solite cose, dai ruoli, dalle situazioni italiane, tranne rarissimi casi che si possono incontrare. E quindi mi è piaciuto partecipare a questo insieme di attori che somiglia molto al momento in cui viviamo adesso” e conclude sul cinema italiano: “I grandi registi di una volta, non ci sono più, il grande cinema è quasi finito. Ci sono tante altre espressioni, tante cose che sono probabilmente l’espressione della nostra cultura, di questo momento che non è più quello dei Fellini, dei Visconti, De Sica, di Rossellini, di Pasolini, insomma“.

Insieme al teatro, sua prima grande passione, Adriana Asti ha interpretato una sessantina di film recitando per alcuni tra i più grandi registi del secolo scorso. Oltre ai già citati Pasolini e Visconti, ha lavorato con Vittorio De Sica, Giuseppe Patroni Griffi, Luis Buñuel, Duccio Tessari, Mauro Bolognini, Bernardo Bertolicci,Tinto Brass e Marco Tullio Giordana che nel 2003 la volle tra i protagonisti de La meglio gioventù.