Milano che scompare, 1971

I quartieri storici, popolari lasciano il passo ai nuovi quartieri di palazzi alti, tutti uguali e senza verde

Milano che scompare. Questa di Porta Genova di Porta Ticinese, delle strade popolari, anche dei vicoli malfamati, delle immigrazioni immediate, padane. questa. Memoria di vecchie case piene soltanto di ombre, di buio, di ricordi di abitatori misteriosi e di gente di passaggio che ha fretta di fuggirsene altrove, nei quartieri nuovi della periferia. Scompaiono i personaggi minimi trapiantati più in là, nei nuovi edifici“.

Inizia così, con parole piene di struggente malinconia questo cinegiornale del 1971. E poi ci conduce attraverso le parti di Milano che stanno via trasformandosi e scomparendo.

Da allora sono passati altri cinquantaquattro anni e viene da sorridere al pensiero di quanto molto più radicali siano state le trasformazioni del capoluogo lombardo.