Paola Cortellesi, attrice e regista da record

Gli esordi dell'attrice romana nel film di Carlo Mazzacurati A cavallo della tigre

C’è ancora domani, film che vede nel 2023 l’esordio l’esordio alla regia di Paola Cortellesi, che il 24 novembre festeggia il suo compleanno, è stato un successo clamoroso ed ha segnato una svolta nella carriera già ricca di successi dell’attrice romana, carriera iniziata nel 2000 quando interpretò Dalia in Chiedimi se sono felice di Aldo Giovanni e Giacomo.

Identificata spesso come attrice comica, grazie a successi quali Maschi contro femmine, Come un gatto in tangenziale e La befana vien di notte, non ha in realtà disdegnato ruoli drammatici o quanto meno ironicamente amari come quelli interpretati in Due partite, Scusate se esisto o Figli.

Nel 2002 Carlo Mazzacurati, all’apice della sua carriera, la volle come protagonista del film A cavallo della tigre insieme a Fabrizio Bentivoglio. In questa intervista la Cortellesi ne parla a Mario Canale. Racconta che si è trattata di un’esperienza che avrebbe potuto essere molto impegnativa, perché il suo personaggio è molto sfaccettato, ma che grazie alla squadra con cui ha lavorato, si è risolta in una passeggiata: “Carlo era già uno dei miei registi preferiti quindi lavorare con lui è stato proprio un bel regalo. E lo stesso vale per Fabrizio“. Poi si diffonde sul suo personaggio, un po’ naif, dice, e parla del suo primo incontro con Mazzacurati.

In seguito la Cortellesi parla della sua esperienza in televisione: è stato faticoso ma anche molto soddisfacente, perché ha scelto di lavorare con persone a cui vuole bene e di interpretare ruoli coerenti con le sue scelte. “Mi piace quello che faccio in TV e mi diverte ed è tutt’altra cosa rispetto a quello che faccio al cinema, come è diverso lavorare a teatro con la mia compagnia. Però è bello poter fare più cose, non dover per forza scegliere che sarebbe come togliersi non delle possibilità ma proprio delle gioie, delle passioni”.

La conclusione, su sollecitazione di Canale è tutta sul cinema italiano: “Ci sono delle cose becere che con amo, delle commediacce costruite a tavolino su gag un po’ volgari un po’ pesanti. Mi piace invece il ritorno alla commedia sofisticata, sulla falsa riga di quanto sta avvenendo negli Stati Uniti“.