Virna Lisi in otto capitoli

Il compleanno di Virna Lisi. La ricordiamo con le sue parole in un'intervista del 1996 a Donatella Baglivo

L’8 novembre del 1936 nasceva Virna Lisi, attrice versatile omaggiata nell’ultima Festa del Cinema di Roma con il documentario di Fabrizio Corallo Virna Lisi, la donna che rinunciò a Hollywood.

Nel 1996 la Lisi rilascia una lunga intervista a Donatella Baglivo, ancora inedita sul portale, nella quale ripercorre le tappe della sua carriera. Carriera che l’ha portata a interpretare un centinaio di ruoli tra cinema e televisione, dall’esordio nel 1953 con …E Napoli canta a Latin lover, uscito postumo nel 2015 e che le ha consentito di ottenere numerosi premi tra i quali quattro David di Donatello, sei Nastri d’Argento e il premio come migliore attrice protagonista a Cannes nel 1994 con il film La regina Margot.

Gli esordi

Virna Lisi inizia a raccontare di un’infanzia felice  e dell’incontro quasi casuale con il mondo del cinema quando, accompagnando il padre, conobbe Giacomo Rondinella, un cantante allora abbastanza in voga, che le propose di interpretare il film che stava iniziando a girare, …E Napoli canta, che segnò il suo esordio sul grande schermo. “Io mica ho pensato faccio il cinema, faccio l’attrice. No, ho pensato lascio la scuola domani mattina che per me era la cosa più importante“.

La recitazione e il rapporto con i registi

Solo dopo aver fatto teatro con Giorgio Strehler per sei mesi, Virna Lisi racconta di aver veramente capito cosa voleva dire recitare. In seguito l’incontro con Liliana Cavani, “la prima che ha capito che potevo fare dei ruoli diversi dal ruolo della bella donna, dei ruoli con grossa personalità” e con Alberto Lattuada, che la scelse come protagonista nel film La cicala, un ruolo che l’attrice racconta di aver molto amato e di essersi divertita a interpretare.

Mastroianni, Gassman, Totò e Burton

Marcello Mastroianni è un attore stupendo, più passano gli anni e più diventa bravo. Un attore e una persona umanamente parlando eccezionale“.

Su Gassman racconta un episodio molto divertente quando si presero a schiaffi, per una scena, e finirono entrambi con la borsa del ghiaccio sulla faccia.

Totò non ricordava mai una battuta e andava a soggetto, inventava. Però un grandissimo attore forse ai suoi tempi poco capito.

Richard Burton invece le cantava sempre qualche pezzo di opera italiana ed aveva una voce stupenda mentre David Niven adorava raccontare barzellette.

Stanley Kramer e l’incontro con Anna Magnani

Con Stanley Kramer è stata una bellissima esperienza di lavoro. L’incontro con Anna Magnani fu d’impatto. Virna Lisi racconta che era emozionatissima all’idea di poter lavorare con quello che era un mito del cinema italiano; l’attrice romana però appena la vide al trucco per la prima volta la mandò a quel paese e lei di rimando fece lo stesso. Un modo originale per diventare grandi amiche.

Alain Delon e l’esperienza ad Hollywood

Alain Delon faceva girare la testa, le ragazze gli morivano dietro ma a lei non piaceva “preferivo i brutti“. Mentre girava con lui fu scelta per interpretare a Hollywood un ruolo che doveva essere di Marilyn Monroe. Sbarca a Los Angeles dove nel giro di una settimana viene completamente trasformata. “Là sono forse un attimino più professionisti, qui è un po’ tutto fatto alla volemose bene. In America il cinema è un mestiere serio, importante che porta soldi. Non ammettono capricci di nessun genere. Ti danno qualsiasi cosa però pretendono moltissimo“.

La regina Margot

Il premio a Cannes per La regina Margot, film del 1994 di Patrice Chéreau, giunse per Virna Lisi completamente inaspettato. “Devo dire che è stata una grandissima emozione. Sono scoppiata a piangere perché l’applauso esploso in sala è stata una cosa che mi ha veramente commosso“.

Il mestiere dell’attore

Il mestiere dell’attore è molto più complesso di quello che si potrebbe pensare. Oggi al contrario c’è il rischio di adagiarsi sugli allori. Il successo si può ottenere facilmente, ma con la stessa facilità è possibile finire nel dimenticatoio. “Questo è un lavoro che devi amare molto. Devi studiare per farlo bene, ti ci devi dedicare dalla mattina alla sera, devi arrivare sul set preparata“. Solo così è possibile diventare e restare un protagonista nel cinema.

L’importanza della troupe

Come gli attori, è l’intera troupe che deve fare il suo lavoro con passione e con amore. Per molti anni non è stato così, “non gliene fregava niente a nessuno“. Però, dice Virna Lisi, nell’ultimo film che ho girato, Va dove ti porta il cuore di Cristina Comencini, ho incontrato di nuovo una troupe straordinaria come sempre dovrebbe essere.

Un po’ di personale

In conclusione Virna Lisi parla di se stessa, della sua famiglia, per cui “mi sono spaccata in quattro” e ho una bella famiglia. “Sono una mamma molto rompiscatole. Ridico le stesse cose che mi dicevano mio padre e mia madre. Sento di essere una madre affettuosa“.

Ho rinunciato a delle cose, ma mi piace quello che ho fatto quindi non mi sono pesate“. In conclusione Virna Lisi “è una donna che sta bene con se stessa, una donna, una madre, un’attrice. Nel mio piccolo sono realizzata e sto bene con me stessa“.