Ricordando Aldo Fabrizi nell’anniversario della sua nascita

Il 1° novembre del 1905 nasceva Aldo Fabrizi. Da Roma città aperta al boia Mastro Titta sempre con la sua città al centro del suo lavoro

Papà diventa mamma Aldo Fabrizi lo dirige e interpreta nel 1952. È la sua quinta regia e il film è il terzo episodio della serie dedicata alla famiglia Passaguai. Accanto all’attore romano troviamo tra gli altri Ave Ninchi, spesso sua partner sul grande schermo, Giovanna Ralli, Carlo Delle Piane e Paolo Stoppa. Nel servizio de La settimana Incom è ripreso in alcune scene del film: mentre cucina, mentre dirige e mentre recita.

Aldo Fabrizi ha ricoperto molti ruoli nel mondo dello spettacolo: attore e regista, come dicevamo sopra, ma anche sceneggiatore, cabarettista e produttore. Si cimentò anche con la scrittura di alcune poesie. Sempre, o quasi sempre, al centro del suo lavoro c’era Roma, la città in cui era nato il 1° novembre del 1905 e dove morirà il 2 aprile del 1990.

L’esordio al cinema avvenne nel 1942 nel film di Mario Bonnard Avanti c’è posto. Seguirono più di altri 70 film tra i quali alcune pellicole fondamentali della filmografia italiana a cominciare da Roma città aperta del 1945 dove interpretava il ruolo di don Pietro Pellegrini recitando una delle scene più iconiche del neorealismo. Forte e duraturo il suo legame professionale con Totò e con Peppino De Filippo.

Il suo ultimo lavoro fu Giovanni Senzapensieri del 1986 per la regia di Marco Colli.

Indimenticabile a teatro il suo Mastro Titta nella commedia Rugantino che ottenne un grande successo al Sistina nella stagione 1962-63, successo coronato dalla trasferta a Broadway dove la commedia musicale registrò sempre il tutto esaurito. Tornò a vestire i panni del boia papalino anche nella versione del 1978, sempre al Sistina, che segnò anche la sua ultima apparizione teatrale.