Nilde Iotti, la politica come passione

Nella notte tra il 3 e il 4 dicembre 1999 moriva Nilde Iotti la prima donna Presidente della Camera

Il documentario Nilde Iotti, diretto da Manuela Burzachechi su un testo di Giovanni Errera, fu prodotto da Istituto Luce e realizzato da Aura film nel 1989. Vi si racconta la storia della prima presidente della Camera donna, che a inizio documentario sottolinea: “Fare il Presidente della Camera, uomo o donna che sia il presidente, è sempre molto difficile“.

Su immagini di repertorio si alternano interviste: alla stessa Iotti, all’allora Presidente della Repubblica Francesco Cossiga, a l’ex Presidente Giovanni Leone e a Federico Fellini.

La presidente inizia parlando della sua infanzia difficile: “Convivevamo con il fatto di dover calcolare tutto, contare i denari che servivano per questo e per quell’altro. E non eravamo certo i più poveri di questa grande casa dove io sono cresciuta fino a dodici anni“.

La Iotti poi parla della Resistenza, composta in gran parte da giovani della sua generazione i quali avevano in gran parte preso parte alla guerra, giovani che avevano ingenuamente creduto al fascismo e si erano ritrovati con un paese distrutto e senza un’identità di patria. Durante quel periodo le donne cominciarono ad organizzarsi proprio in quel periodo.

Poi parla dei suoi studi, della laurea in lettere e viene eletta nell’Assemblea Costituente dove conobbe Palmiro Togliatti.

Inizia da qui la sua lunga carriera politica che nel 1979 la portò sullo scranno più alto della Camera dei deputati: ““Onorevoli colleghi, con emozione profonda vi ringrazio per avermi chiamato col vostro voto e con la vostra fiducia a questo compito così ricco di responsabilità e di prestigio. Voi comprenderete, io credo, la mia emozione per essere la prima donna nella storia d’Italia a ricoprire una delle più alte cariche dello Stato. Io stessa, non ve lo nascondo, vivo quasi in modo emblematico questo momento, avvertendo in esso un significato profondo, che supera la mia persona e investe milioni di donne che attraverso lotte faticose, pazienti e tenaci si sono aperte la strada verso la loro emancipazione. Essere stata una di loro e aver speso tanta parte del mio impegno di lavoro per il loro riscatto, per l’affermazione di una loro pari responsabilità sociale e umana, costituisce e costituirà sempre un motivo di orgoglio della mia vita“.

Nilde Iotti rimase parlamentare fino al 18 novembre 1999 quando si dimise a causa di gravi problemi di salute. Morì sedici giorni più tardi, il 4 dicembre. Non aveva ancora compiuto 80 anni.