Senza Pappagone

Archivio Storico Luce Timeline, di redazione, 26 Gennaio 2020

In questa intervista del 1967 Peppino De Filippo, scomparso a Roma il 27 gennaio del 1980, racconta la nascita del suo personaggio più famoso, Pappagone: "Da ragazzo, io ricordo, non disponevo di soldi. Io ho appartenuto a una famiglia molto povera. Quindi quei pochi soldi che io avevo per sfamarmi, io uscivo, quando avevo appetito, i ragazzi hanno sempre fame, io ne avevo, io mi compravo della frutta e avevo scovato la frutta più a buon mercato, ed era una qualità di prugna che la chiamavano Pappagone. Questa prugna ha le pelle violacea, la polpa è un verdognolo ma molto zuccherina e l'osso si stacca magnificamente. Questa è la qualità di prugna dalla quale ho ricavato il nome Pappagone".

Peppino De Filippo nell’archivio fotografico

Ritratto di Peppino De Filippo
I fratelli De Filippo in "Ventiquattr'ore di un uomo qualunque" di E.Grassi, teatro Quirino, 1935
Eduardo e Peppino in "Non ti pago" al teatro Quirino, 1940
Peppino De Filippo riprende con una macchina fotografica Maura Dany
Peppino De Filippo con il figlio Luigi
Peppino De Filippo con Renato Rascel
Peppino De Filippo dirige alcuni attori tra cui il figlio Luigi, 1954-1955
Peppino de Filippo in occasione della conferenza stampa del film 'Il mio amico Benito', 1961
Totò e Peppino, 1962
Peppino De Filippo e Totò sul set del film "Toto e Peppino divisi a Berlino", 1962
Peppino De Filippo e Aldo Fabrizi in abiti di scena sul set del film "I quattro monaci", 1962
Ennio Flaiano, Peppino De Filippo e Federico Fellini ad un cocktail per il primo episodio del film "Boccaccio '70", 1961
Peppino e Titina De Filippo sul set del film "Ferdinando I, re di Napoli" al borgo di Ostia Antica, 1959
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È in un Giornale Luce del 1943, in cui si parla di uno spettacolo a favore dei feriti di guerra, che per la prima volta incontriamo in video Peppino De Filippo insieme, tra gli altri, ai fratelli Eduardo e Titina.

Poi si passa direttamente al dopoguerra: nel 1952 la Settimana Incom annuncia che i fratelli De Filippo tornano insieme.

Nel 1960 insieme ad altri colleghi De Filippo protesta per l'abuso del doppiaggio, il reclutamento degli attori stranieri, le edizioni registrate che la televisione reinserisce nei programmi. Nel 1963 l'attore posa per il pittore Gregorio Sciltian.

L'ultimo cinegiornale in cui incontriamo Peppino è del 1973 e si parla, ovviamente, di teatro, del bel periodo che sta vivendo con spettatori in aumento e prezzi che non hanno risentito dell'aumento dell'IVA.

Nell'archivio fotografico troviamo invece i documenti più antichi. Nel Fondo Teatro ci sono vari servizi degli anni Trenta e Quaranta con protagonista la compagnia dei fratelli De Filippo: Ventiquattr'ore di un uomo qualunque, del 1935 e A che servono questi quattrini, di cinque anni più tardi, solo per citarne due.

Peppino De Filippo in Archivio

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