Ok boomer, di Andrea Gropplero e Gianfranco Pannone

Un Muro caduto. Una pandemia. Due amici

Un Muro caduto. Una pandemia. Due amici. Un dialogo semiserio per immagini lungo trent’anni. La voce perduta e ritrovata di una generazione, anzi due

Arriva in prima assoluta al 40° Torino Film Festival Ok Boomer! il film di Andrea Gropplero e Gianfranco Pannone presentato nella sezione fuori concorso ‘Dei conflitti e delle idee’

Il film, prodotto da Si produzioni in associazione con Luce Cinecittà, che lo distribuisce, racconta il dialogo semiserio che unisce per oltre trent’anni due amici – due registi – in un filo temporale dalla caduta del Muro di Berlino al primo lockdown pandemico. Un filo di parole, immagini di archivi privati e momenti pubblici, un gesto cinematografico curioso, ironico, commosso, un ‘buddie-movie sospeso’ tra due momenti epocali della storia contemporanea, in cui due autori di cinema del reale interrogano le utopie di una generazione, i paradossi del turbocapitalismo e del comunismo, e soprattutto cercano un dialogo complicato e affettuoso con la generazione successiva, quella delle loro figlie. Quella di un mondo che combatte ancora le stesse battaglie, sempre nuove.

Durante la prima grande pandemia del millennio, Gianfranco, cinquantenne a domicilio forzato, riordinando vecchi ricordi, trova una cassetta video8 con immagini che risalgono ai primi di febbraio del 1990. Nella cassetta girata a Berlino mentre il muro veniva demolito, lui e Andrea, suo coetaneo e compagno di studi al CSC, provano delle scene del “cielo sopra Berlino” e camminano con le loro amiche Diletta e Sabina lungo i resti del muro innalzato nel 1961 dalla DDR. I due amici oggi riflettono su cosa è stato il 1989. Quali speranze portava con sé? E cosa è avvenuto nella società e nelle nostre vite negli anni successivi, fino ai nostri difficili giorni?

Nei mesi e nei giorni precedenti alla pandemia, milioni di giovani in tutto il mondo si mobilitavano per l’emergenza climatica scendendo nelle piazze del mondo ogni venerdì. I vecchi rappresentanti dei vari parlamenti e istituzioni venivano da questi zittiti con una frase: “ok boomer”. Con questo “ok boomer” Greta Thunberg e i giovani di Friday For Future volevano significare che proprio la generazione nata dal boom economico fosse la vera responsabile del furto di futuro che stavano subendo.

Così, nelle settimane della pandemia si sviluppa un dialogo a distanza tra Gianfranco e Andrea, a partire dal materiale berlinese, con frequenti incursioni nella rete, alla ricerca di frammenti che compongano il mosaico della loro esistenza in questi 30 anni. I due si scambiano brevi e provocatorie videolettere. E interpellano le loro giovani figlie, provando a cercare un filo rosso con Diletta, la ragazza, aspirante attrice, che in quel febbraio 1990 li accompagnò lungo i resti del Muro di Berlino. E che rappresenta la loro giovinezza.

Una riflessione comune, percorsa da domande serie e situazioni ironiche, per dare un senso a un tempo divenuto improvvisamente disponibile, e indecifrabile.

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