Umberto Eco, gli effetti speciali sono un bene o un male per il cinema?Umberto Eco parla di cinema ed effetti. Un ricordo dello scrittore che nasceva il 5 gennaio 1932 Timeline E’ una vera e propria lectio magistralis questo intervento di Umberto Eco ad un convegno sui pro e contro della tecnologia nell’audiovisivo svolto durante la a 53ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia l’8 settembre 1994.Il giorno dopo alla Mostra sarà presentato True Lies di James Cameron, un film realizzato con l’impiego degli effetti speciali inventati di recente. È lo spunto per il convegno della Mostra «Pro e contro le nuove tecnologia dell’audiovisivo», ovvero: Gli effetti speciali sono un bene o un male per il cinema?Che si tratti di un interrogativo antico quanto l’uomo Umberto Eco lo mette subito in evidenza: “Già nel Fedro di Platone il faraone avanza il dubbio che l’invenzione della scrittura possa far perdere all’uomo l’esercizio della memoria, ma Proust si è incaricato di smentire definitivamente il faraone. Insomma la tecnologia in sé e per sé è solo un ulteriore strumento”.Sotto lo sguardo divertito del direttore della Mostra Gillo Pontecorvo, Eco esprime un giudizio cautamente favorevole sulle nuove tecnologie, sia rispetto al futuro del cinema che rispetto al futuro del libro. “La storia degli effetti speciali” – spiega – “comincia con Méliès e da allora ci sono sempre stati film che li hanno usati solo per fare sensazione ed altri che li hanno completamente ignorati“.“Cosa accadrà” – si chiede Eco – “quando con l’espandersi totale degli effetti speciali anche l’ultimo degli spettatori saprà che tutto quello che vede sullo schermo è come se fosse un disegno o un cartone animato? Quale sarà il nostro modo di vedere il cinema quando sapremo che il 100 per cento è ricostruzione. Sarà forse un nuovo modo, cosi come oggi leggiamo i miti come miti quando in certe epoche venivano letti come verità e voci degli dei. Ma lì ci sarà una mutazione genetica, nel pubblico. Di quale tipo, non so”.Il filmato della lezione di Eco, che per fortuna ci arriva per intero grazie al giornalista Mario Canale, ci offre alla fine anche un divertente dibattito tra lo scrittore e Gillo Pontecorvo fuori dal Pala Galileo appena finito il convegno.Vai alla timelineDall'archivioLa presentazione del romanzo Allegro parlabile di Raffaello Brignetti, 1965Premio Viareggio, 1976Bologna. Genti studenti dottori, 1988Tutta la conferenza stampa sulle nuove tecnologie nel cinema, 1996
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