Umberto II, il re che non fu re

Umberto II di Savoia, il sovrano che regnò un solo mese

Non sono moltissimi i filmati di Umberto II in esilio. Queste immagini, rielaborate e musicate a cura della redazione dell’Archivio, fanno parte del repertorio della Settimana Incom, ma non sono state montate in un cinegiornale. Sono scene di vita famigliare che mostrano l’ultimo re d’Italia nella sua villa a Cascais, in Portogallo, circondato dai  figli Vittorio Emanuele, Maria Gabriella e Maria Pia e da altri ospiti. Siamo sul finire degli anni Quaranta, i primi dell’esilio dei Savoia. Umberto legge, i ragazzi un po’ giocano e un po’ l’attorniano reclamando la sua attenzione.

Si tratta di immagini molto diverse da quelle che avevano mostrato i cinegiornali Luce, dove il principe di Piemonte appare quasi sempre in vesti ufficiali.

Nato a Racconigi il 15 settembre del 1904 e morto in esilio a Ginevra il 18 marzo del 1983, Umberto II successe al padre nel maggio del 1946, dopo quasi due anni di luogotenenza, e una tardiva abdicazione che non riuscì a salvare la monarchia: la maggioranza degli italiani nel referendum del 2 giugno scelse la Repubblica non riuscendo a perdonare ai Savoia l’accondiscendenza verso il fascismo, dalla marcia su Roma, quando diede via libera a Mussolini, all’entrata in guerra, passando per l’avventura coloniale e la firma apposta sul decreto che introduceva le leggi razziali. E poi, dopo l’8 settembre, l’ignominiosa fuga verso Brindisi, che lasciò il paese alla mercé dei nazisti.