Umberto II, il re che non fu re
Non sono moltissimi i filmati di Umberto II in esilio. Queste immagini, rielaborate e musicate a cura della redazione dell'Archivio, fanno parte del repertorio della Settimana Incom, ma non sono state montate in un cinegiornale. Sono scene di vita famigliare che mostrano l'ultimo re d'Italia nella sua villa a Cascais, in Portogallo, circondato dai figli Vittorio Emanuele, Maria Gabriella e Maria Pia e da altri ospiti. Siamo sul finire degli anni Quaranta, i primi dell'esilio dei Savoia. Umberto legge, i ragazzi un po' giocano e un po' l'attorniano reclamando la sua attenzione.
Si tratta di immagini molto diverse da quelle che avevano mostrato i cinegiornali Luce, dove il principe di Piemonte appare quasi sempre in vesti ufficiali.

Umberto di Savoia, in costume da bagno, è seduto sul bordo di una piccola barca durante una visita in Somalia, 1928
Umberto di Savoia, in costume da bagno, è seduto sul bordo di una piccola barca durante una visita in Somalia, 1928
Umberto di Savoia, in costume da bagno, è seduto sul bordo di una piccola barca durante una visita in Somalia, 1928

Umberto di Savoia posa, seduto in abiti borghesi su un muretto, durante un viaggio in Palestina, 1928
Umberto di Savoia posa, seduto in abiti borghesi su un muretto, durante un viaggio in Palestina, 1928
Umberto di Savoia posa, seduto in abiti borghesi su un muretto, durante un viaggio in Palestina, 1928

Il principe Umberto di Savoia in piedi su un motoscafo nel corso di una gara di motonautica a Venezia, 1929
Il principe Umberto di Savoia in piedi su un motoscafo nel corso di una gara di motonautica a Venezia, 1929
Il principe Umberto di Savoia in piedi su un motoscafo nel corso di una gara di motonautica a Venezia, 1929

Umberto di Savoia e Maria Josè affacciati al balcone del Quirinale per salutare la folla in occasione del loro matrimonio, 1930
Umberto di Savoia e Maria Josè affacciati al balcone del Quirinale per salutare la folla in occasione del loro matrimonio, 1930
Umberto di Savoia e Maria Josè affacciati al balcone del Quirinale per salutare la folla in occasione del loro matrimonio, 1930

Il principe Umberto sfila a cavallo lungo una via di Napoli in occasione di una manifestazione militare, anni Trenta
Il principe Umberto sfila a cavallo lungo una via di Napoli in occasione di una manifestazione militare, anni Trenta
Il principe Umberto sfila a cavallo lungo una via di Napoli in occasione di una manifestazione militare, anni Trenta

Il principe Umberto di Savoia in alta uniforme ripreso durante una cerimonia a piazza Plebiscito, anni Trenta
Il principe Umberto di Savoia in alta uniforme ripreso durante una cerimonia a piazza Plebiscito, anni Trenta
Il principe Umberto di Savoia in alta uniforme ripreso durante una cerimonia a piazza Plebiscito, anni Trenta

Maria José ed il principe Umberto sorridono, affacciandosi al parapetto della motonave Città di Palermo, 1939
Maria José ed il principe Umberto sorridono, affacciandosi al parapetto della motonave Città di Palermo, 1939
Maria José ed il principe Umberto sorridono, affacciandosi al parapetto della motonave Città di Palermo, 1939

Umberto II ripreso insieme al generale di corpo d'armata Fabio Massimo Scala in occasione di un'esercitazione sul campo a Civitavecchia, 1941
Umberto II ripreso insieme al generale di corpo d'armata Fabio Massimo Scala in occasione di un'esercitazione sul campo a Civitavecchia, 1941
Umberto II ripreso insieme al generale di corpo d'armata Fabio Massimo Scala in occasione di un'esercitazione sul campo a Civitavecchia, 1941
Umberto II, di cui il 18 marzo ricorrono i quarant'anni della scomparsa, successe al padre nel maggio del 1946, dopo quasi due anni di luogotenenza, e una tardiva abdicazione che non riuscì a salvare la monarchia: la maggioranza degli italiani nel referendum del 2 giugno scelse la Repubblica non riuscendo a perdonare ai Savoia l'accondiscendenza verso il fascismo, dalla marcia su Roma, quando diede via libera a Mussolini, all'entrata in guerra, passando per l'avventura coloniale e la firma apposta sul decreto che introduceva le leggi razziali. E poi, dopo l'8 settembre, l’ignominiosa fuga verso Brindisi, che lasciò il paese alla mercé dei nazisti.