Edson Arantes do Nascimento, semplicemente Pelé

Un anno fa con la scomparsa di Pelè, il mondo del calcio perdeva il suo re

Tre volte campione del mondo, 1281 goal seganti in carriera. La leggenda di Pelé è racchiusa in questi numeri. Il primo titolo mondiale lo vinse in Svezia, non ancora diciottenne, nel 1958 segnando sei reti; il secondo quattro anni più tardi in Cile e l’ultimo nel 197o in Messico segnando quattro reti tra le quali quella che portò in vantaggio la Seleçao nella finale contro l’Italia, conclusasi con la vittoria dei brasiliani per 4-1.

Pelé durante la sua carriera ha indossato quasi esclusivamente la maglia del Santos, resistendo alle sirene che provenivano dalle maggiori società europee. Ha vinto tutto e ha deciso di concludere la sua carriera negli Stati Uniti, giocando dal 1975 al 1977 nei New York Cosmos contribuendo in maniera decisiva a far conoscere il calcio agli americani. La sua ultima apparizione sui campi di calcio avvenne il 1 ottobre del 1977: un’amichevole tra Cosmos e Santos durante la quale i campione brasiliano indossò entrambe le maglie.

Terminata la carriera Pelé fece molte cose: ambasciatore delle Nazioni Unite per l’ecologia e l’ambiente, ministro straordinario per lo sport con il presidente Cardoso e talent scout per una squadra inglese, il Fulham.

Nel 1981 John Huston lo volle tra i protagonisti del film Fuga per la vittoria, accanto a Sylvester Stallone, Michael Caine, Max von Sydow e Bobby Moore.