Nils Liedholm, un barone a Roma

L'8 ottobre del 1922 anni fa nasceva l'allenatore che riportò la Roma in testa al calcio italiano

Gli scudetti di calcio vinti nella capitale si contano sulle dita di una mano: tre la Roma e due la Lazio. Ma hanno intrecci singolari: in entrambi i secondi successi le squadre erano guidate da allenatori svedesi, Sven-Göran Eriksson con la Lazio nel 2000 e Nils Lidholm con la Roma nel 1983. Proprio Liedholm era nato l’8 ottobre del 1922, esattamente un giorno dopo Tommaso Maestrelli che nel 1974 aveva guidato la Lazio alla conquista del suo primo titolo tricolore.

Liedholm arriva in Italia nel 1949, acquistato dal Milan per formare insieme ai connazionali Gunnar Gren e Gunnar Nordahl un trio fortissimo, vincendo quattro scudetti e due coppe Latine. Al Milan rimase fino al 1961 quando intraprese la carriera da allenatore. Dall’Italia invece non se ne andò più.

Ha vinto due scudetti, uno con i rossoneri nel 1979 e appunto quello del 1983 con la Roma, alla guida della quale conquistò anche tre coppe Italia.

L’allenatore svedese è ricordato per la sua signorilità, che gli valse il soprannome di barone, e per il disincanto con cui affrontava un mondo non sempre sereno come quello del calcio italiano. Disincanto che esprimeva con battute diventate famose: “Io schiero la mia squadra in modo perfetto. Il problema è che quando l’arbitro fischia l’inizio della partita i giocatori si muovono“.

Quando smise di allenare Liedholm fece il commentatore sportivo e si dedicò all’altra sua grande passione: la produzione di vini del Monferrato, attività che aveva intrapreso nel 1977.

L’allenatore svedese è morto a Cuccaro Monferrato nel novembre del 2007.

Le foto della galleria fanno parte del fondo Masterphoto in corso di lavorazione.