Vittorio Emanuele III, il sovrano più controversoIl 28 dicembre del 1947 muore in esilio Vittorio Emanuele III 28 Dicembre 2022 Timeline Il 28 dicembre di 75 anni fa, esattamente il giorno dopo in cui venne promulgata la Costituzione repubblicana, scompariva in esilio ad Alessandria d’Egitto, il sovrano che più a lungo aveva regnato in Italia, Vittorio Emanuele III. Salito al trono il 29 luglio del 1900, succedendo al padre Umberto I, assassinato a Monza dall’anarchico Gaetano Bresci, restò sul trono fino al 9 maggio 1946 quando abdicò a favore del figlio Umberto II.Figura controversa, su di lui, contrariamente ad altri membri di casa Savoia, dopo il 1946 cadde una specie di oblio: nell’archivio Luce sono conservati più di 550 servizi e quasi 1700 foto, ma tutti precedenti quella data. Non sono presenti filmati o foto relativi alla sua morte mentre, al contrario, la scomparsa di Elena di Montenegro, sua moglie, venne commentata con parole commosse dalla Settimana Incom.Scorrendo i cinegiornali del ventennio potrebbe sembrare che Vittorio Emanuele III si sia limitato a inaugurare mostre, opere pubbliche e a presenziare visite di capi di stato esteri, dando sempre l’impressione di trovarsi perfettamente a suo agio anche quando il protocollo gli imponeva incontri imbarazzanti. Vittorio Emanuele III affiancato dal generale Diaz nel 1920 Vittorio Emanuele III conversa con Luigi Luzzatti nel 1920 La visita dei sovrani all'Istituto San Michele a Roma nel 1920 Vittorio Emanuele con diplomatici ed autorità militari nel 1921 I reali d'Italia e d'Inghilterra seguono il concorso ippico a Roma nel 1923 Vittorio Emanuele III, al fianco di De Nicola, lascia Montecitorio nel 1923 Tripoli 1928 I Reali e altre personalità al loro seguito visitano un sito archeologico 1939 Vittorio Emanuele III inaugura la legislatura Vittorio Emanuele III visita la Mostra delle colonie estive e saluta dei bambini nel 1937 Benito Mussolini e Re Vittorio Emanuele III ripresi di spalle mentre conversano sul ponte di un incrociatore nel 1939 Vittorio Emanuele III visita le basi navali in Sicilia, Calabria e Puglia nel 1942 Nel cortile di una caserma a Roma nel 1943, Vittorio Emanuele stringe la mano ad un Ammiraglio In realtà le cose andarono diversamente e ancora oggi sono molte le decisioni prese dal sovrano difficili da perdonargli: l’accondiscendenza verso il fascismo dalla marcia su Roma, quando diede via libera a Mussolini, all’entrata in guerra, passando per l’avventura coloniale e la firma apposta sul decreto che introduceva le leggi razziali. E poi, dopo l’8 settembre, l’ignominiosa fuga verso Brindisi, lasciando il paese alla mercé dei nazisti.La tardiva abdicazione del maggio 1946 non salverà né se stesso né la sua famiglia dalla sconfitta nel referendum istituzionale e dall’esilio.Vai alla timelineDall'archivioI solenni funerali della prima regina d'Italia Margherita di Savoia, 1926Il Re e la Regina all'inaugurazione della Quadriennale d'arte a Roma, 1931A Roma l'inaugurazione del monumento ad Anita Garibaldi, 1932I sovrani d'Italia accompagnati da Re Fuad visitano la Sfinge e le Piramidi, 1933Vittorio Emanuele III in Cirenaica e a Bengasi, 1933Il Re passa in rivista le forze armate in occasione della ricorrenza dello Statuto, 1934L'inaugurazione della Casa Madre dei Mutilati d'Italia alla presenza del Re e della Regina accompagnati dal ministro Delcroix, 193626° riunione della società italiana per il Progresso delle scienze, 1937Vittorio Emanuele III diventa re di Albania, 1939La morte di Luca Comerio fotografo del Re d'Italia, 1940S.M. il Re inaugura la Quadriennale d'Arte, 1943La morte di Elena di Savoia, 1952
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