La Germania si arrende: in Europa finisce la guerra

Il 7 maggio 1945, con la resa incondizionata della Germania, termina, in Europa, la Seconda Guerra mondiale

Il 7 maggio del 1945 la Germania firma nel quartier generale degli alleati di Reims la resa incondizionata: in Europa la guerra finisce. Il Giappone capitolerà il 2 settembre successivo, dopo l’esplosione delle due bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki. Dall’invasione della Polonia da parte di Hitler che, nel settembre del 1939, segnò l’inizio del conflitto erano passati sei anni. Cinque dall’entrata in guerra dell’Italia del 10 giugno 1940. In mezzo lutti e distruzioni e 62 milioni di vittime delle quali 37 milioni tra la popolazione civile.

Il Luce aveva seguito gli eventi bellici dettagliatamente, anche con reparti dedicati; ma il paese che aveva iniziato a raccontare nel 1939, alla fine della guerra non esisteva più: Mussolini era caduto due volte: una prima, il 25 luglio del 1943, quando il Gran Consiglio lo sfiduciò e il re lo sostituì con Pietro Badoglio, e una seconda, nell’aprile del 1945 quando l’Italia si libera del gioco della dittatura fascista e nazista e il duce, arrestato mentre tenta di fuggire in Svizzera, viene giustiziato per ordine del CLNAI.

Neanche l’Europa sarà più la stessa: la coalizione alleata che aveva sconfitto la Germania nazista nel giro di pochi anni si troverà spaccata in due: da una parte i paesi occidentali, dall’altra quelli del blocco sovietico che si fronteggeranno per più di quarant’anni.

 

La seconda guerra mondiale in 18 scatti dell’Archivio Fotografico Luce

Nei Giornali e nei documentari Luce, e generalmente in tutte le produzioni italiane di quegli anni, i toni sono sempre retorici e trionfalistici. I sovietici aggrediscono la Finlandia, ma il valoroso popolo finnico resisterà ai senza Dio nel primo Natale di guerra.

I Combat film mostrano invece la guerra dal punto di vista degli americani: troviamo lo sbarco in Sicilia, a Salerno, la liberazione di diverse città italiane, lo sbarco in Normandia. E ci mostrano anche cose che mai avremmo voluto vedere come il massacro delle Fosse Ardeatine.

L’esecuzione del prefetto Caruso, nella sua crudezza, ci ricorda gli orrori di ogni guerra. E poi i corpi di Benito Mussolini e Claretta Petacci a Piazzale Loreto, presenti anche nei filmati del repertorio Incom.

Liberi gli italiani e liberi anche gli operatori Luce che, presenti sul luogo, testimoniano la liberazione di Venezia ad opera dei partigiani.

14397 tra cinegiornali, documentari, repertori e fotografie. Moltissime foto, quasi dodicimila, soprattutto dei reparti impegnati al seguito delle truppe: Reparto Guerra, Reparto Africa Orientale Italiana, Reparto Albania e quelle del Reparto Attualità.

Tra i servizi audiovisivi oltre alle produzioni italiane, Repertorio Luce Venezia e Giornali Luce C, e ai già citati Combat film, di provenienza statunitense troviamo anche varie produzioni tedesche: Repertorio UFA, Cinegiornale UFA, Documentari UFA e Die deutsche Wochenschau.