La Germania si arrende: in Europa finisce la guerra

Archivio Storico Luce Timeline, di redazione, 7 Maggio 2020

Il 7 maggio del 1945 la Germania firma nel quartier generale degli alleati di Reims la resa incondizionata: in Europa la guerra finisce. Il Giappone capitolerà il 2 settembre successivo, dopo l'esplosione delle due bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki. Dall'invasione della Polonia da parte di Hitler che, nel settembre del 1939, segnò l'inizio del conflitto erano passati sei anni. Cinque dall'entrata in guerra dell'Italia del 10 giugno 1940. In mezzo lutti e distruzioni e 62 milioni di vittime delle quali 37 milioni tra la popolazione civile.

Il Luce aveva seguito gli eventi bellici dettagliatamente, anche con reparti dedicati; ma il paese che aveva iniziato a raccontare nel 1939, alla fine della guerra non esisteva più: Mussolini era caduto due volte: una prima, il 25 luglio del 1943, quando il Gran Consiglio lo sfiduciò e il re lo sostituì con Pietro Badoglio, e una seconda, nell'aprile del 1945 quando l'Italia si libera del gioco della dittatura fascista e nazista e il duce, arrestato mentre tenta di fuggire in Svizzera, viene giustiziato per ordine del CLNAI.

Neanche l'Europa sarà più la stessa: la coalizione alleata che aveva sconfitto la Germania nazista nel giro di pochi anni si troverà spaccata in due: da una parte i paesi occidentali, dall'altra quelli del blocco sovietico che si fronteggeranno per più di quarant'anni.

La seconda guerra mondiale in 18 scatti dell’Archivio Fotografico Luce

Fronte Alpino Occidentale soldati italiani sistemano un cannone, 1940
Fronte Orientale della Libia: ascari appostati coi fucili, casse di munizioni al riparo, 1940
Ventimiglia soldati e ufficiali in posa lungo una strada, 1940
Un soldato beve l'acqua torbida di un fiume in Grecia, 1940
In una piana di Scutari, un aviere italiano sistema le bombe aeree in modo da potervi applicare la dicitura buon Natale, 1941
Guardia d'onore italo-tedesca sull'Acropoli di Atene; sullo sfondo si vede il Partenone, 1941
Soldati italiani, dopo l'entrata a Cettigne, leggono un quotidiano con la scritta La Grecia si è arresa, 1941
Soldati italiani mostrano una bandiera russa da loro conquistata, 1941
Il carabiniere Giuseppe Arcello, in Grecia, ascolta alla radio la celebrazione del suo matrimonio, 1942
La squadra navale italiana ritorna dalla battaglia di Pantelleria, 1942
Vittorio Emanuele III visita le basi navali in Sicilia, Calabria e Puglia, 1942
Battaglioni di camicie nere durante un'azione di guerra nel deserto libico, 1942
Camicie nere della Legione Tagliamento in mezzo alla neve durante una azione sul fronte russo, 1942
Un razzo Katiuscia nella campagna russa, 1942
Piazza San Pietro soldati tedeschi parlano sul confine, 1943
Roma bombardata, 1943
Rifugio del Littorio a Palermo dove vive in permanenza una parte della popolazione siciliana per sfuggire ai bombardamenti; un gruppo di ragazze riposa su letti di fortuna, 1943
Formazioni giovanili della Guardia Nazionale Repubblicana operanti in Slovenia fucilano un ragazzo catturato in un casolare di campagna nel corso di una operazione di rastrellamento, 1944
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Nei Giornali e nei documentari Luce, e generalmente in tutte le produzioni italiane di quegli anni, i toni sono sempre retorici e trionfalistici. I sovietici aggrediscono la Finlandia, ma il valoroso popolo finnico resisterà ai senza Dio nel primo Natale di guerra.

I combat film mostrano invece la guerra dal punto di vista degli americani: troviamo lo sbarco in Sicilia, a Salerno, la liberazione di diverse città italiane, lo sbarco in Normandia. E ci mostrano anche cose che mai avremmo voluto vedere come il massacro delle Fosse Ardeatine.

L'esecuzione del prefetto Caruso, nella sua crudezza, ci ricorda gli orrori di ogni guerra. E poi i corpi di Benito Mussolini e Claretta Petacci a Piazzale Loreto, presenti anche nei filmati del repertorio Incom.

Liberi gli italiani e liberi anche gli operatori Luce che, presenti sul luogo, testimoniano la liberazione di Venezia ad opera dei partigiani.

I primi tre anni di guerra 1939-1941

14397 tra cinegiornali, documentari, repertori e fotografie. Moltissime foto, quasi dodicimila, soprattutto dei reparti impegnati al seguito delle truppe: Reparto Guerra, Reparto Africa Orientale Italiana, Reparto Albania e ovviamente quelle del Reparto Attualità.

Tra i servizi audiovisivi oltre alle produzioni italiane, Repertorio Luce Venezia e Giornali Luce C, e ai già citati Combat film, di provenienza statunitense troviamo anche varie produzioni tedesche: Repertorio UFA, Cinegiornale UFA, Documentari UFA e Die deutsche Wochenschau.

Gli ultimi tre anni di guerra, 1942-1945

Notizie sulla fine della guerra in Italia

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