L’Italia s’è desta

In occasione del 25 aprile il racconto della Liberazione dell'Italia dal giogo nazi fascista

Prodotto dalla Incom nel 1947 per la regia di Domenico Paolella che insieme a Raffaele Gervasio ne cura anche la sceneggiatura, L’Italia s’è desta racconta i lunghi mesi della Resistenza italiana dal 1943 alle giornate della liberazione del Nord, e dimostra quanto gli italiani abbiano fatto per la causa comune lottando sul fronte della libertà. È stato girato in moltissime zone d’Italia: da Napoli a Milano, da Roma a Genova dalle montagne dove si trovavano le postazioni partigiane alle zone dove si è combattuto.
Nel film troviamo operai, partigiani, soldati patrioti e personalità che presero parte agli avvenimenti raccontati.

Dopo la caduta del fascismo l’Italia si spaccò in due, con un Sud presto libero e un Nord dove Mussolini aveva creato la Repubblica Sociale, stato fantoccio agli ordini di Hitler. Ma accanto a quella geografica una seconda, più profonda e dolorosa spaccatura, che finì per configurarsi come una vera guerra civile, fu quella che divise gli italiani che volontariamente decisero di aderire alla Repubblica Sociale, in molti casi, probabilmente per un malinteso senso dell’onore, e di continuare quindi a combattere accanto ai nazisti, e quelli che scelsero di aderire alle formazioni partigiane e che contribuirono in maniera determinante, loro sì, a riscattare l’onore del paese, e con l’appoggio degli anglo americani, a liberare l’Italia e a gettare le basi per farne un paese democratico.