TROISI TORNA NELLA SUA NAPOLI

Dal 7 Maggio al 25 Luglio 2021

Dopo il grande successo della mostra romana e l’attesa dovuta all’emergenza sanitaria, è arrivata finalmente nella ‘sua’ Napoli, con un nuovo percorso espositivo e un leit motiv interamente dedicato al rapporto con la città, la grande mostra multimediale dedicata alla carriera e all’anima di uno dei più amati artisti della nostra storia, Massimo Troisi.

“Troisi poeta Massimo” è un percorso tra fotografie private, immagini d’archivio, locandine, filmati e carteggi personali inediti che condurranno il pubblico nell’animo umano di Massimo Troisi. Promossa e organizzata da Istituto Luce – Cinecittà con l’Assessorato all’Istruzione, alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli e 30 Miles Film, con il riconoscimento di MIC, Ministero della Cultura – Direzione generale Cinema e Audiovisivo e Regione Campania, in collaborazione con Archivio Enrico Appetito, Rai Teche, Cinecittà si Mostra e Cinecittà News, la Mostra è curata da Nevio De Pascalis e Marco Dionisi con la supervisione di Stefano Veneruso, e sarà ospitata a Napoli a Castel dell’Ovo, dal 7 maggio al 25 luglio 2021.

La mostra è una carrellata di ricordi che, attraverso musica e immagini, mette in risalto la poetica, le tematiche, le passioni e i successi di uno dei più grandi attori e autori, italiani. Un mito mite”, un antieroe moderno e rivoluzionario che più di altri ha saputo descrivere, con sincerità, leggerezza e ironia, i dubbi e le preoccupazioni delle nuove generazioni. L’esposizione racconta le tappe salienti della carriera dell’artista, dall’infanzia a San Giorgio a Cremano alla passione per il teatro, fino alla popolarità improvvisa con il gruppo La Smorfia e alla carriera cinematografica da regista e attore.

 “Troisi poeta Massimo” arriva a 26 anni dalla scomparsa dell’attore: un anniversario che registra la mancanza, all’arte e al pubblico, di un artista popolare nel senso più vero e nobile della parola; e che registra quanto Troisi in questo tempo si sia affermato in modo sorprendente e indiscutibile come un vero e proprio Mito.  Un modo definito sorprendente perché in fondo la sua traiettoria è stata un lampo: la carriera di Troisi dura infatti vent’anni, tra una folgorante ascesa teatrale, la fama in tv, appena quattro o cinque film da regista, e la morte avvenuta quando un uomo si definisce ancora giovane.

Oggi pare impossibile non descrivere Troisi come uno dei più grandi attori di sempre del cinema italiano; Troisi è un gran narratore di storie; un grande regista indipendente e di enorme successo; un comico che fa ridere anche i ragazzi di oggi, da loro visto, rivisto e imitato; un autore i cui sketch in tv, i film e le interviste continuano a essere visti; un personaggio che strappa sorrisi e commozione immediati, come accade solo per i veri grandi, che si chiamino Totò, Eduardo, Mastroianni o Scola. Questa grandezza non poggia solo, evidentemente, su un talento comico straripante e naturale: c’è dietro un “di più” di pensiero, consapevolezza, sensibilità e poesia. E questo ‘di più’ è il tema di fondo che sin dal titolo la mostra “Troisi poeta Massimo” vuole raccontare, in questa che vuole essere una festa, più che un tributo doveroso, per un attore e un autore unico.

“Massimo ha saputo usare la parola e l’immagine giocando con originalità con la tradizione, senza mai una sbavatura o un eccesso che rendesse macchietta il personaggio o che mostrasse la presunzione del suo inarrivabile genio: e questa è poesia”. – così l’assessore all’Istruzione, alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli Annamaria Palmieri.

 Chiara Sbarigia, presidente di Istituto Luce-Cinecittà, dichiara:  “Sono 38 anni che Massimo Troisi si presenta con il suo “Scusate il ritardo”, e ogni volta la nostra attesa viene premiata. Perché Massimo Troisi in realtà è sempre in anticipo, sempre moderno, e il tempo che passa non riesce a renderlo meno giovane. E forse mai come questa volta l’attesa e i ritardi, dovuti a un’emergenza sanitaria drammatica, sono premiati con questa bellissima mostra in quel luogo magico che è Castel dell’Ovo”.

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La presentazione della mostra Troisi poeta Massimo a Castel dell'Ovo a Napoli. Foto Rasero/ Guberti/ GRM Foto

Biografia e filmografia

Massimo Troisi nasce il 19 febbraio 1953 a San Giorgio a Cremano, cittadina alle porte di Napoli. Ancora studente comincia ad appassionarsi al teatro insieme ai suoi amici Lello Arena ed Enzo Decaro, con cui formerà il gruppo “La Smorfia”. La notorietà del trio giunge nel 1978 con le apparizioni al programma Rai Non stop, a cui seguiranno altre partecipazioni televisive e tournée teatrali.

Dopo alcuni anni di intensa collaborazione La Smorfia si scioglie e Massimo interpreta e dirige il suo film d’esordio Ricomincio da tre (1981), ottenendo uno straordinario successo di pubblico e critica. Nel 1983 esce nelle sale il suo secondo film Scusate il ritardo, mentre l’anno successivo firma insieme a Roberto Benigni Non ci resta che piangere. Nel 1986 vola in Messico per interpretare una piccola parte nel film Hotel Colonial, diretto da Cinzia Th. Torrini. Un anno dopo lo ritroviamo dietro la macchina da presa per dirigere il suo quarto film Le vie del Signore sono finite.

A partire dal 1988 si affida alla direzione del regista Ettore Scola, recitando in Splendor (1988), Che ora è (1989) e Il viaggio di Capitan Fracassa (1990). Nel 1991 dirige il suo quinto film Pensavo fosse amore, invece era un calesse. Da sempre affetto da problemi cardiaci e in attesa di un trapianto di cuore, muore il 4 giugno, il giorno dopo la fine delle riprese de Il postino. La sua ultima interpretazione, così intensa e sofferta, sarà applaudita dal mondo intero, e candidata all’Oscar come miglior attore protagonista.

Ricomincio da tre
(Massimo Troisi, 1981)
No grazie, il caffè mi rende nervoso
(Lodovico Gasparini, 1982)
Scusate il ritardo
(Massimo Troisi, 1983)
F.F.S.S., cioè:…che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?
(Renzo Arbore, 1983)
Non ci resta che piangere
(Massimo Troisi e Roberto Benigni, 1984)
Hotel Colonial
(Cinzia Th. Torrini, 1986)
Le vie del Signore sono finite
(Massimo Troisi, 1987)
Splendor
(Ettore Scola, 1988)
Che ora è
(Ettore Scola, 1989)
Il viaggio di Capitan Fracassa
(Ettore Scola, 1990)
Pensavo fosse amore invece era un calesse
(Massimo Troisi, 1991)
Il postino
(Michael Radford, 1994)