Fondo Luce

Il fondo di produzione istituzionale Luce è costituito da circa 255.000 negativi suddivisi in Attualità (155.000 immagini), Serie L Paesaggi e monumenti d’Italia (8000), Africa Orientale Italiana (10135), Guerra (71648). Il primo nucleo del Servizio fotografico costituito nel 1927 presso l’Istituto Luce è il reparto delle “attualità”; un anno dopo, a seguito di una convenzione tra Istituto Luce e Ministero della Pubblica Istruzione – se ne leggano gli approfondimenti nella sezione specifica – si decide la creazione di un reparto di documentazione del “Paesaggio Italiano”, la Serie L. Nel corso degli anni trenta il Servizio fotografico si amplia con la costituzione del Reparto “Africa Orientale Italiana” (1935) e del reparto “guerra” (1940). In molti casi i fotografi affiancavano gli operatori cinematografici nella ripresa degli avvenimenti di regime; a volte seguivano avvenimenti che il reparto cinematografico aveva ignorato. Gli scatti autorizzati erano destinati alla stampa italiana ed estera, per corredare pagine di quotidiani e riviste illustrate. In grassetto nelle schede di descrizione si riportano i titoli originali tratti dai cataloghi a stampa coevi.

1927 - 1956

Il Fond venne costituito nel 1927 presso l’Istituto Luce il reparto fotografico per documentare ufficialmente, insieme ai cinegiornali, le “attualità nazionali” […]

1926 - 1933

Il fondo è il frutto dell’attività di produzione e raccolta di un reparto fotografico speciale dell’Istituto N. Luce denominato “Archivio Fotografico Nazionale” costituito nel 1928 con scopi conservativi, divulgativo-culturali, propagandistico-turistici e commerciali. Il nucleo originario e fondante della Serie L è rappresentato da migliaia di fotografie che ritraggono il volto storico-monumentale, paesaggistico-naturalistico, e qua e là agricolo-industriale ed etnografico-folcloristico, della penisola italiana censita dagli obiettivi Luce, a livello regionale, provinciale e comunale, in un breve volgere di anni a cavallo tra il terzo e il quarto decennio del ‘900. La Serie L offre vedute delle maggiori città storiche e località turistiche, delle più note bellezze architettoniche e naturali, ma anche scorci di piccoli borghi e panorami di siti paesaggistico regionali oggi aree naturali protette.

1935 - 1938

Il “Reparto foto-cinematografico per Africa orientale” fu costituito nel settembre 1935 per documentare l’impresa coloniale dell’Italia in Etiopia. Fu Mussolini stesso a chiederne l’istituzione. Secondo il regolamento il reparto avrebbe dovuto raccogliere tutto il materiale, cinematografico e fotografico, prodotto in Italia e all’estero sull’Africa orientale, custodirne negativi e positivi prodotti. Fu strutturato con un ufficio ad Asmara – diretto da Luciano de Feo, già direttore dell’Istituto Luce – un ufficio di segreteria a Roma, un reparto speciale di montaggio a Roma, un archivio. In seguito alla presa di Addis Abeba l’obiettivo principale del reparto divenne quello di documentare “l’incivilimento e la valorizzazione delle terre conquistate”

1940 - 1944

Il reparto guerra documenta, dal giugno del 1940 al gennaio del 1944, l’ingresso e la partecipazione dell’Italia al conflitto mondiale. I servizi fotografici raccontano le azioni belliche condotte da esercito, aviazione, marina nei diversi fronti di guerra: dall’Europa occidentale, all’Africa settentrionale, dal Mediterraneo ai Balcani; il fondo è prezioso inoltre per la documentazione sui bombardamenti alleati in Italia mostrando, nelle immagini, gli effetti delle incursioni aeree sulle città

1936 - 1939

Non si hanno notizie su questo fondo; dal materiale presente non è stato possibile accertare provenienza. Si potrebbe pensare che come avvenuto con l’Africa Orientale e con l’Albania ci sia stata una troupe a seguito delle milizie italiane in Spagna, ma non si è trovata documentazione atta a confermare questa ipotesi

1939 - 1943

Il Fondo Albania documenta vicende ed iniziative collegate, per tempi e temi, alla II guerra mondiale ed alla politica estera del regime fascista dall’ottobre 1939 al giugno 1943. Il fondo è corredato da un catalogo cartaceo, redatto in concomitanza con l’occupazione del ”paese delle aquile”, attraverso il quale è possibile seguire forme e modalità della presenza italiana in Albania

1951

Il Fondo Grazia e Giustizia fu realizzato da tre fotografi dell’Istituto Luce: Colò, Parisi e Isgrò su commissione del Ministero di Grazia e Giustizia. Lo scopo era quello di documentare la realtà degli Istituti di Prevenzione e Pena della Repubblica, con una particolare attenzione per gli Istituti Minorili, in modo da rispondere alle critiche mosse da istituzioni internazionali e alle campagne di stampa, ritenute denigratorie nei confronti della gestione dell’Amministrazione Penitenziaria. I Centri di Rieducazione per Minorenni rappresentati nel Fondo sono distribuiti su tutto il territorio nazionale e sono articolati in Case di Rieducazione, Istituti di Osservazione, Carceri Minorili e Riformatori Giudiziari, fino ad arrivare alla Nave redenzione “Garaventa”, ormeggiata nel porto di Genova. Si trattava di strutture nelle quali alcune volte il confine tra intento rieducativo e assistenziale era molto sfumato e che si trovavano talvolta ad ospitare dei bambini o dei ragazzi solo perché orfani o indigenti

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