Giornali LUCE

Si racconta che Paulucci di Calboli, per sensibilizzare Mussolini alla causa del SIC (Sindacato Istruzione Cinematografica) sapendo che il duce si deve recare a Napoli, manda una troupe a palazzo Chigi dove viene realizzato un piccolo cortometraggio dal titolo: Dove si lavora per la grandezza d’Italia che verrà mostrato nel capoluogo campano al capo del governo. Mussolini capisce subito le potenzialità del mezzo, soprattutto per in chiave propagandistica e decide di cambiare il nome dal poco emozionante SIC in L’Unione Cinematografica Educativa. Nasce così la LUCE. La funzione dovrebbe essere ancora educativa, la realtà sarà altra, soprattutto da quando, nel 1927, inizierà la produzione dei Cinegiornali.
Un nome su tutti, anzi meglio una voce, quella di Guido Notari, la voce ufficiale dei Giornali Luce e di molti documentari e in seguito, con sorprendente continuità, anche quella della Settimana Incom.
I Giornali Luce seguono una suddivisione alfanumerica, assegnata per ragioni di conservazione archivistica, negli anni sessanta. La suddivisione è in tre serie: giornali Luce A sono 941 cine-attualità mute prodotte dal 1927 al 1932, di cui 933 negativi scena originali infiammabili 35mm ; i giornali Luce B sono 1654 attualità sonore prodotte dal 1931 al 1939, i cui primi numeri in presa diretta, di cui 1589 negativi scena e 257 negativi colonna originali infiammabili 35 mm; i giornali Luce C sono in totale 346 giornali realizzati nel periodo bellico tra i quali vi sono 9 numeri girati e montati durante i 45 giorni del Governo Badoglio, dopo il 25 luglio 1943, e 53 numeri editati durante la Repubblica sociale, di cui 150 negativi scena e 190 negativi colonna originali infiammabili 35 mm.

Vedi tutti i cinegiornali

1037 numeri (1927-1932)

Caratterizzati dall’assenza di sonoro. Dei primi 49 numeri ci sono rimaste solo le schede cartacee.
Se nei primi numeri a prevalere erano nettamente i servizi dall’estero, soprattutto le curiosità, sulle cronache italiane, nel 1932 il rapporto è molto cambiato: ora l’attenzione all’interno supera quella delle cronache dall’estero.
Se Mussolini è sicuramente il personaggio più presente già da questi anni, è interessante notare che l’aspetto propagandistico non è ancora in primissimo piano. La fanno da padrona le celebrazioni civili e militari, le feste e le fiere. Tra gli sport l’attenzione è concentrata su l’ippica e l’automobilismo, molto meno sul calcio.
A Roma ovviamente si svolgono la maggioranza degli avvenimenti ripesi ma servizi arrivano ancora numerosi dall’Inghilterra in generale e da Londra in particolare.
Mussolini dicevamo e insieme a lui compaiono altre 654 persone ma di queste solo 33 in più di dieci servizi con un’attenzione molto marcata agli uomini di casa Savoia, Vittorio Emanuele III e Umberto II

1694 numeri (1931-1940)

Il 6 agosto 1926 negli Stati Uniti esce il primo film con commento sonoro. Cinque anni dopo in Italia il sonoro arriva a corredo dei cinegiornali. All’inizio si tratta essenzialmente di suoni in presa diretta e commento musicale. Bisognerà però aspettare il maggio del 1934, e per la precisione il numero B0468 per avere le prime immagini commentate da una voce fuori campo, probabilmente con l’aumentata esigenza di propaganda più esplicita.
Proiettati obbligatoriamente in tutte le sale della penisola e distribuiti in milioni di copie attraverso una rete periferica di agenzie di noleggio, i giornali Luce, con la presidenza di Paulucci di Calboli uscirono anche in quattro cinque numeri settimanali e il loro primo spettatore, nonché occhiuto censore, era lo stesso Mussolini.
Le voci più numerose negli anni dei cinegiornali sono quelle relative alle Manifestazioni del regime fascista, alle Opere pubbliche del fascismo e alle imprese coloniali nell’Africa Orientale. Tra gli sport continuano a prevalere quelli individuali, dall’ippica all’automobilismo.
I nomi presenti sono quasi triplicati, 1638, ma di questi solo 89 in più di 10 servizi e addirittura solo 530 in più di uno. Mussolini continua ad essere avanti a tutti, ma un’attenzione particolare viene dedicata al segretario del partito Achille Starace e al ministro degli esteri Galeazzo Ciano. Ancora alta l’attenzione agli reali. Tra gli sportivi gli unici due che sembrano emergere sono Nuvolari e Carnera
Tra le città, dopo Roma, è ancora Berlino ad essere quella più seguita mentre diminuisce l’attenzione per l’Inghilterra. E dentro Roma il Vittoriano e Piazza Venezia superano le 150 occorrenze.

430 numeri (1940-1945)

Da qualche mese in Europa si combatte la seconda guerra mondiale. Il regime si prepara a coinvolgere anche il nostro paese in questa tragedia e aumentano quindi gli aspetti di propaganda. Il cambiamento è di impaginazione: il cinegiornale ora non appare più separato in distinti servizi, a legare i quali sono i commenti parlati. Altra importante novità fu l’impiego di registi nella ripresa e montaggio degli avvenimenti nazionali.
Con l’8 settembre il Luce si trasferì a Venezia restando fedele alla neonata Repubblica Sociale Italiana seguendone con tono se possibile ancora più accentuatamente retorico e propagandistico tutte le vicende fino al marzo del 1945.
Tra le collezioni pervenutaci questa è sicuramente la più monca, mancante di numerosi numeri.
Se diamo un’occhiata alle voci presenti nel dizionario tematico le prime dieci sono Regio Esercito Italiano, Esercito tedesco, celebrazioni militari, Il fronte interno, Regia Aeronautica Italiana, La guerra in Europa Orientale, esercitazioni militari, La guerra in Africa, Regia Marina italiana e celebrazioni civili. E non poteva essere che così. Mussolini continua ad essere il più seguito tra i protagonisti ma anche in quest ultimo quinquennio del regime i Savoia restano al centro dell’attenzione ad ulteriore testimonianza del legame indissolubile tra la dittatura e la casa regnante.

Previous Next
Close
Test Caption
Test Description goes like this
Translate »