La guerra di Corea

Il 25 giugno 1950, a 5 anni dalla fine della Seconda guerra, il conflitto nella penisola coreana mette in apprensione il mondo

Il 25 giugno del 1950, trascorsi appena cinque anni dalla fine della Seconda guerra mondiale, il mondo si trova improvvisamente davanti a un nuovo conflitto: quel giorno di settant’anni fa, le truppe della Corea del Nord invadono la Corea del Sud, strettissima alleata degli Stati Uniti. Si aprì una delle fasi più acute della guerra fredda.

Per contrastare le truppe comuniste del Nord, su mandato del Consiglio di sicurezza dell’ONU, gli Stati Uniti con l’ausilio di una quindicina di paesi alleati, sbarcarono nella penisola coreana e agli ordini del generale Douglas MacArtur, respinsero le truppe di Pyongyang spingendosi in territorio nord coreano.

Il conflitto entrò quindi in una fase molto delicata: la Cina si schierò apertamente con la Corea del Nord mentre l’Unione Sovietica si limitò a mandare, più o meno segretamente, reparti molto moderni della sua aviazione. Il mondo si trovò improvvisamente sull’orlo di un nuovo conflitto mondiale con l’aggiunta del rischio molto concreto di utilizzo di armi nucleari, testate nell’agosto del 1945 su Hiroshima e Nagasaki, come sostenne apertamente il generale MacArtur che per questo venne rimosso dal comando delle truppe americane.

La guerra si concluse nel 1953, lasciandosi alle spalle quasi tre milioni tra morti, feriti e dispersi, moltissimi dei quali civili.