Carlo Lizzani, un regista

Il 5 ottobre del 2013 ci lasciava Carlo Lizzani

La storia e la cronaca sono gli argomenti più ricorrenti nella filmografia di Carlo Lizzani, considerato uno dei registi più impegnati nel panorama cinematografico italiano. In questa intervista del 2005 però racconta un’esperienza diversa, un film “leggero”, del 1961, Orazi Curiazi, di Ferdinando Baldi e Terence Young, che sceneggiò insieme a Ennio De Concini e Giuliano Montaldo: “Per una parte di noi il cinema era anche gioco, quindi quando attraverso Ennio De Concini avemmo l’occasione di rincontrarci, io stavo preparando ancora il mio primo film, facevo lo sceneggiatore, si parlò di un film sugli Orazi e i Curiazi. Io poi me ne dimenticai ma da qualche anno, da quando noi autori riscuotiamo una piccola quota di diritti, a un certo punto vedo apparire, e sono almeno tre o quattro anni, gli Orazi e i Curiazi e quindi ci ho un filo diretto coi sandaloni“.

I sandaloni erano un sottogenere dei film peplum e indicavano storie, solitamente a basso costo, che narravano gesta eroiche o mitologiche.

Ammette poi Lizzani che gli autori si divertivano molto a scrivere queste sceneggiature e riconosce che “eravamo anche molto realistici, cioè sapevamo che quando la macchina del cinema girava, erano anni in cui si vendevano anche ottocento milioni di biglietti l’anno, poi era possibile anche ad Antonioni girare certi suoi film, un po’ come a tutti noi che facevamo il cinema più serio, impegnato“.

Infine Lizzani confessa che al cinema però lui quei film non li ha mai visti: la scelta era talmente ampia che si faticava a vedere tutto e poi consideravano quelli “film giocattolo“. Lo stesso Orazi e Curiazi, che aveva scritto, non “l’ho mai visto in sala e aspetto di vederlo in televisione“.

Carlo Lizzani tra gli anni Cinquanta e gli anni Ottanta